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    Blitz della Finanza contro lavoro nero: scoperti 32 irregolari nell'alto Ionio

     

     

    Blitz della Finanza contro lavoro nero: scoperti 32 irregolari in aziende dell'alto Ionio cosentino, denunce

    25 feb 11 La Tenenza della Guardia di Finanza di Corigliano Calabro, nell’ambito di un più ampio dispositivo di polizia economico finanziaria, ha eseguito nei giorni scorsi una vasta operazione di lotta al sommerso da lavoro individuando e sottoponendo a controllo una serie di attività operanti nei settori dell’agricoltura e del commercio al dettaglio di alimentari. Nel contesto descritto sono state vagliate le posizioni lavorative di numerosi soggetti sia di nazionalità italiana che stranieri. Uno dei controlli è scaturito dalla denuncia di alcuni extracomunitari di nazionalità indiana e pachistana, i quali stanchi dei continui soprusi cui erano sottoposti dal loro datore di lavoro agricolo, peraltro esponente della criminalità organizzata coriglianese, si sono rivolti alla Guardia di Finanza per ottenere un pò di giustizia. Ed in effetti il controllo nei confronti di A.G. di anni 32 ha messo in evidenza una realtà purtroppo estremamente diffusa nel territorio della Piana di Sibari, e cioè lo sfruttamento di manodopera in nero avvalendosi anche del potere intimidatorio nei confronti di soggetti deboli e bisognosi, che pur di ottenere il minimo indispensabile per sopravvivere, sottostanno a condizioni di vita e lavoro disumane. Con il ricatto consistito nel trattenere gran parte dei salari dovuti, in minacce e violenze fisiche e psicologiche, A.G. è riuscito a rendere schiave ben diciassette persone obbligandole a turni di lavoro estenuanti, anche con avverse condizioni meteorologiche, sotto la pioggia battente, al vento ed al gelo per oltre due mesi. Il soggetto, dopo un lungo periodo di indagine, appostamenti e controlli, è stato denunciato alla competente A.G. per varie ipotesi di reato, tra le quali la riduzione in schiavitù, la truffa, l’appropriazione indebita ed il caporalato. Allo stesso sono state mosse precise contestazioni amministrative per l’utilizzo di manodopera in nero. In un’altra occasione è stato accertato a carico di altra azienda agricola di Corigliano Calabro, l’utilizzo di tre rumeni completamente in nero, anch’essi sfruttati oltre ogni limite e non pagati per il lavoro prestato. Ulteriore controllo è stato eseguito nei confronti di un notissimo supermercato dello Scalo coriglianese, ove dei nr. 22 (ventidue) dipendenti identificati, ben 9 (nove) sono risultati completamente in nero e 3 (tre) irregolari. Sostanzioso il “bottino” che le Fiamme Gialle hanno concretizzato in questi primi due mesi del 2011, segnale inequivocabile della costante attenzione nei confronti di un fenomeno così diffuso da assumere i contorni di una vera e propria emergenza sociale. Il servizio rientra nell’ambito di un più ampio dispositivo di controllo predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, in conformità alle linee guida tracciate in seno al Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza Pubblica, tenuto conto della situazione di emergenza che fatti di illegalità del tipo descritto possono determinare.

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