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    Donne in piazza a S.Giovanni in Fiore contro chiusura ospedale

     

     

    Donne in piazza a S.Giovanni in Fiore contro chiusura ospedale. Bloccata la ss107

    25 feb 11 Centinaia di persone, tra le quali molte donne, a San Giovanni in Fiore coperta di neve, hanno bloccato la ss107 e le strade di accesso al paese per protestare contro la chiusura di alcuni reparti dell'ospedale prevista dal Piano di rientro sanitario. Diversi gli slogan scanditi. Alcuni contro il Commissario ad acta per la sanita' e presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti: ''Sei venuto a prendere migliaia di voti ed ora sei scappato via. San Giovanni in Fiore ti aspetta e non dimentica''. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine per controllare che non vi siano problemi di ordine pubblico. La manifestazione, comunque, si e' svolta in maniera tranquilla. Sul posto sono intervenute anche squadre dell’Anas per indicare i percorsi alternativi sulla viabilità locale. Non è la prima volta che San Giovanni in Fiore è teatro di proteste contro quello i manifestanti indicano come il ridimensionamento dell’ospedale. Nei giorni scorsi alcune centinaia di donne si erano incatenate davanti nell’ospedale per protestare contro la chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia.

    "Un centro montano di 20.000 abitanti non può essere privato di una struttura essenziale come l'Ospedale. Le donne che vivono qui hanno diritto alla tutela della salute". Sfidando la neve ed il freddo, un'anziana che si sostiene col bastone, ha voluto ugualmente partecipare alla manifestazione in corso a San Giovanni in Fiore promossa dal Comitato donne per chiedere che non venga ridimensionato l'ospedale. Proprio le condizioni meteo di oggi, con temperature sotto lo zero e la neve, hanno fatto dire a numerosi manifestanti senza l'ospedale sarebbe a rischio l'assistenza minima. "Quando nevica come oggi - ha detto una donna - come dovremmo fare per raggiungere l'ospedale di un'altra città? Con l'auto rischiando magari di avere un incidente? Non è possibile. Non si possono chiudere interi reparti. Alla manifestazione, secondo gli organizzatori, hanno partecipato un migliaio di persone. Centinaia le donne, alcune delle quali, nei giorni scorsi, si erano incatenate nell'ospedale. Nei giorni scorsi, hanno ricordato i manifestanti, dopo la chiusura del punto nascita, avvenuta a gennaio, è stato chiuso anche il reparto di ginecologia e le donne di San Giovanni in Fiore, sono costrette a recarsi a Cosenza o a Crotone, distanti 60 chilometri dal centro silano. Le donne chiedono la revoca dei provvedimenti e interventi immediati per il potenziamento dell'ospedale di San Giovanni in Fiore.

    Intorno alle 13 la manifestazione si e' sciolta dopo che il Prefetto di Cosenza ha fissato un incontro con una rappresentanza dei dimostranti per oggi pomeriggio. Il traffico sulla ss107 e' tornato regolare.

    Per l' on.Laratta(PD) "da San Giovanni in Fiore un chiaro segnale a Scopelliti: non si governa contro i calabresi.Il forte e resistente popolano silano grida con tutta la sua forza il suo NO alla chiusura di interi reperti ospedalieri e alla riconversione dell'ospedale che così si avvia allo smantellamento.E' un chiaro segnale a Scopelliti: non può continuare a governare contro i calabresi.E così, dopo le rivolte di Cariati, Tribisacce, Praja, dopo le contestazioni di Rossano, Castrovillari, Paola, Rogliano, dopo il forte malcontento di Cosenza che vive sempre più nel caos dell' Annunziata, ora è la rivolta di San Giovanni in Fiore. Il Piano di rientro di Scopelliti, che non lo ha voluto condividere con nessuno, così com'é va verso il fallimento. Sì al rientro dal deficit della Sanità, ma questo non si può ottenere con i brutali tagli agli ospedali, che vanno riconvertiti , ma non eliminati. In molte realtà sono presidio di cura e salute ed anche di sicurezza per i cittadini.Scopelliti ritiri il Piano e tutti insieme possiamo rivederlo, contribuendo così a sanare il deficit con tagli agli sprechi, ai doppioni, alla corruzione che da sola costa molto più di decine di piccoli ospedali".

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