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    In migliaia in piazza in Calabria per "Se non ora quando?"

     

     

    In migliaia in piazza in Calabria alla manifestazione delle donne "Se non ora quando?"

    13 feb 11 In migliaia, e non solo donne, sono scesi in piazza in Calabria per la manifestazione delle donne "Se non ora, quando?". Decine di associazioni hanno dato corpo a manifestazioni che si sono svolte questa mattina nei cinque capoluoghi, ma anche in altri centri, come Roccella Jonica, Castrovillari, San Giovanni in Fiore, Cirò Marina. A Cosenza, un animato corteo ha percorso l’area pedonale di corso Mazzini, per fermarsi poi davanti alla Prefettura, dove si è tenuto un sit-in con gli interventi di decine di persone. Appoggio ufficiale alla manifestazione è arrivato dal Comune e dalla Provincia di Cosenza, ma non erano presenti striscioni riconducibili a movimenti politici o partiti. Però, con un banchetto apposito, i giovani del PD raccoglievano firme per le immediate dimissioni del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. In piazza XI Settembre, davanti alla Prefettura, molte donne hanno alzato al cielo un libro, al grido di "solo i libri e la cultura rendono liberi". A Catanzaro due appuntamenti distinti, stamattina all’area Felicetti e oggi pomeriggio in piazza Prefettura. A Reggio e a Crotone manifestazioni nel pomeriggio.

    La protesta delle donne per rivendicare la propria dignita' ha riempito le piazze di tutta Italia. Al di la' di quella della capitale, manifestazioni colorate e scandite da balli, cartelli fantasiosi, cori e slogan anche per sollecitare le dimissioni di Silvio Berlusconi, si sono tenute da Nord a Sud del Paese e hanno visto anche la partecipazione di tanti uomini e intere famiglie. Ed e' stato ''pienone'' nelle principali citta', a cominciare da Milano e Torino, dove secondo gli organizzatori i partecipanti sono arrivati a quota 100mila. ''Tutto esaurito'' dunque a Milano, dove la manifestazione si e' conclusa con uno sventolio di bandiere bianche e le note di 'Bella ciao', insieme al grido di 'dimissioni' indirizzato a Berlusconi e ripetuto a più riprese , al termine dell'intervento di Massimo Cirri, conduttore della trasmissione radiofonico Caterpillar. Ma a scaldare la folla sono stati soprattutto le parole del premio Nobel Dario Fo e di sua moglie Franca Rame ("mi vergogno di non riuscire a pensare al mio Paese senza vergogna") pronunciate da un palco che ha visto anche Claudia Mori protestare per la ''mercificazione insopportabile'' nel mondo dello spettacolo. Balli, cartelli con su scritto ''Veronica e' libera, ora tocca a noi'', per i tanti partecipanti, tra i quali c'era anche Sara Giudice, la consigliere del Pdl che ha promosso la raccolta firme per chiedere le dimissioni Nicole Minetti. Torino ha visto piazza San Carlo affollata come nelle storiche manifestazioni del Primo Maggio e i portici di via Roma impercorribili. "Siamo partiti in 50 mila, ora siamo diventati 100 mila", hanno detto gli organizzatori a un'ora dall'inizio della manifestazione. Un corteo colorato da decine di gomitoli di lana che hanno avvolto i partecipanti. Un cordone formato dalle donne che si tenevano per mano ha aperto invece la manifestazione di Bologna; altissima la partecipazione( 50 mila persone, secondo gli organizzatori) al corteo che alla fine ha invaso piazza Maggiore,con cori che chiedevano le dimissioni del premier. Cinquantamila persone anche a Napoli, dove il corteo si e' chiuso con un concerto e i manifestanti hanno intonato ''Fratelli d'Italia''. E altrettanti partecipanti a Genova, dove ''in galera'' e' stato uno degli slogan piu' gridati dai presenti, tra i quali c'era anche il comitato 'Le graziose', che rappresenta le prostitute del centro storico. In trentamila hanno sfilato a Firenze; mentre a Venezia la manifestazione e' stata anche l'occasione per esprimere solidarieta' a Nicoletta Zago, operaia che da tre giorni su una torre di Marghera a 150 metri d'altezza, è in sciopero della fame per il posto di lavoro.

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