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    La Finanza di Cosenza traccia il bilancio del 2010

     

     

    La Finanza di Cosenza traccia il bilancio del 2010: recuperati 209 mln evasi, scoperti 169 mln di euro sommersi

    10 feb 11 Nel quadro delle strategie operative derivate dall’ “Atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche” del Ministro dell’Economia e delle Finanze, la Guardia di Finanza ha elaborato, per l’anno 2010, un piano d’azione incentrato prevalentemente sulla lotta all’evasione fiscale, alla criminalità economica e finanziaria e ai traffici illeciti di varia natura. In linea con tale strategia, il Comando Provinciale di Cosenza ha profuso il massimo sforzo e corrisposto pienamente alle aspettative di risultato, avendo conseguito gli obiettivi assegnati e confermato, ancora una volta, eccellenti livelli prestazionali nei vari comparti d’intervento. Fondamentale, come in passato, è stata l’ottima attività d’intelligence e di controllo economico del territorio operata dalle Fiamme Gialle. La preziosità, infatti, delle informazioni raccolte preventivamente e la successiva elaborazione “a tavolino” mediante i numerosi applicativi informatici di cui si dispone, ha consentito di pianificare e realizzare interventi “mirati” nei confronti di soggetti maggiormente indiziati di evasione, a tutto vantaggio della economicità dell’azione amministrativa del Corpo e della remuneratività delle operazioni, come attestano i 209 milioni di Euro di base imponibile recuperati a tassazione attraverso i nr. 1318 controlli e verifiche effettuati dai Reparti dipendenti. Ancor più significativo, a questo proposito, appare l’azione di contrasto all’economia sommersa, il cui dato finale (169 milioni di Euro, pari al 63% della base imponibile complessivamente accertata, nonché gli oltre nr. 300 lavoratori “in nero”) è frutto anche della duplice connotazione di polizia giudiziaria e di polizia tributaria che consente ai nostri militari di incidere sui fenomeni evasivi maggiormente insidiosi con gli ampi poteri investigativi attribuiti dalla legge e di svilupparne le risultanze anche sul piano fiscale. Per l’anno 2011, il Comando Generale del Corpo ha definito nuove strategie operative che prevedono il concentramento delle proprie risorse operative verso la tutela dell’economia legale ed il corretto funzionamento delle regole di mercato, garantendo al tempo stesso allo Stato, all’Unione Europea, alle Regioni ed agli Enti locali il regolare afflusso ed il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività e al sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo dell’economia e sociale. Il piano d’azione sarà caratterizzato dalla natura prioritariamente investigativa che contraddistingue il Corpo e si svilupperà in piena sinergia con tutte le altre Istituzioni del sistema tributario e finanziario. Il piano - per i cui dettagli si rinvia all’apposita nota descrittiva allegata - si baserà su tre pilastri fondamentali:

    • il consolidamento e l’avanzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale;
    • l’intensificazione del contrasto alle truffe sui finanziamenti pubblici;
    • il rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti.

    Di seguito, vengono illustrati i risultati conseguiti, suddivisi per aree operative d’intervento.

    Lotta all’evasione e all’elusione fiscale

    • verifiche sostanziali

    Le attività di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale - obiettivo prioritario e strategico della missione di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza ai fini della tutela degli interessi erariali - è stata realizzata attraverso nr. 1.318 interventi ispettivi, articolati nella duplice tipologia:

    • delle verifiche sostanziali: nr. 281 per la ricostruzione dei volumi d’affari effettivamente realizzati dai contribuenti;
    • dei controlli: nr. 1.037 per il riscontro di singoli atti di gestione ugualmente incidenti sulla determinazione del reddito imponibile,

     

    Gli interventi hanno consentito di constatare circa 209 milioni di euro di base imponibile sottratta al prelievo fiscale ed oltre 71,8 milioni di euro di evasione I.V.A. 

    • sommerso d’azienda 

    Particolarmente significativo, a questo proposito, è il dato che emerge dalle attività di contrasto all’economia sommersa, grazie all’aumento della pressione ispettiva esercitata per scovare evasori totali e paratotali.

    Sono stati scoperti infatti:

    • nr. 91evasori totali  (soggetti sconosciuti al fisco);
    • nr. 15 evasori paratotali (soggetti che, pur essendo noti, risultano aver evaso per cifre superiori al 50% di quelle dichiarate),

     

    che hanno sottratto all’Erario base imponibile per oltre 169 milioni di Euro, pari 63% di quella complessivamente constatata e IVA per 42 milioni di Euro, pari al 65% in più rispetto al corrispondente dato del 2009.

    • sommerso di lavoro

    Altrettanto incisiva è stata l’azione ispettiva rivolta alla individuazione di lavoratori irregolari.

    Parallelamente all’attuazione del “Piano Straordinario di Vigilanza nel Mezzogiorno” approvato dal Consiglio dei Ministri all’indomani delle note vicende di Rosarno (RC) per contrastare il lavoro irregolare, il caporalato e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura, il Comando Provinciale di Cosenza ha implementato l’azione di controllo anche in altri settori altrettanto sensibili, come quello turistico/ricettivo, istituti di bellezza e parrucchieri, attività commerciali gestite da operatori di etnia cinese, distribuzione alimentare, officine meccaniche, tessile.

    L’impegno, concretizzatosi attraverso “interventi a massa” periodici, è stato premiato con la scoperta di ben n. 708 posizioni lavorative irregolari, di cui n. 320 completamente “in nero”.

    Nell’ambito dell’agglomerato urbano di Corigliano Calabro, sono stati inoltre eseguiti accertamenti nel delicato settore della locazione immobiliare rivolta a cittadini stranieri, che hanno consentito di segnalare all’Autorità di P.S. n. 12 soggetti per violazioni alle norme sull’immigrazione e sulle condizioni dello straniero e di individuare n. 10 lavoratori irregolari.   

    • Ispezioni in materia di iva comunitaria

    Altra priorità del 2010 è stata l’attività di contrasto alle frodi in materia di IVA, in relazione alla quale il Comando Provinciale di Cosenza ha concentrato l’attenzione su quelle di maggiore spessore e insidiosità.

    Attraverso l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti a mezzo di “società cartiere” per evadere l’imposta e immettere in consumo beni a prezzi inferiori a quelli di mercato, continuano a creare gravi scompensi in alcuni segmenti del mercato nazionale e comunitario, specialmente nel commercio delle autovetture, della telefonia mobile, delle carni, delle apparecchiature informatiche, dei pneumatici, ecc.

    In questo ambito sono stati eseguiti n. 15 controlli sull’esatta applicazione dell’IVA comunitaria, che hanno consentito di constatare evasione all’iva superiore a 4,1 milioni di euro.

    • ispezioni in materia di accise

    L’attività di vigilanza esercitata sulla filiera commerciale dei prodotti energetici, dal deposito di stoccaggio al distributore stradale, è stata realizzata mediante n. 45 interventi che hanno portato, oltre alla segnalazione di n. 44 violazioni, alla scoperta di consumi in frode per oltre 28 mila tonnellate di prodotti agevolati destinati ad usi diversi, con conseguente evasione delle Accise per oltre 11,1 milioni di euro.

    • controlli strumentali

    Rientrano in tale segmento operativo i controlli eseguiti su strada in relazione ai “beni viaggianti”, quelli finalizzati a constatare l’esatta applicazione della normativa inerente l’emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali, nonché i controlli su indici di capacita contributiva.

    I controlli effettuati sono stati nr. 9.462, di cui:

    • nr. 6.784 in materia di ricevute e scontrini fiscali;
    • nr. 2.162 nel settore del trasporto delle merci;
    • nr.    516 su indici di capacità contributiva .
    • contrasto del gioco e scommesse illegali

    Il costante aumento del volume delle giocate e la diversificata offerta di prodotti rendono necessaria la presenza ispettiva del Corpo, nell’intento di aggredire tutte le implicazioni dei fenomeni di illegalità che determinano una ricaduta sul pagamento dei tributi previsti. 

    In questo settore sono stati eseguiti n. 97 interventi, di cui nr. 48 con esito positivo, che hanno consentito di pervenire al sequestro di nr. 71 apparecchi di genere vietato.

     

    Controllo della spesa pubblica nazionale e comunitaria.

    Accanto all’azione dispiegata a tutela delle entrate, la Guardia di Finanza, come polizia finanziaria, rivolge la propria attenzione anche alla Spesa pubblica attraverso interventi di contrasto alle frodi in danno del Bilancio Nazionale e Locale, oltre che Comunitario, imposti soprattutto dalle attuali emergenze che determinano necessità di contenimento della spesa.

    • finanziamenti comunitari, nazionali e locali

    La vigilanza svolta nel comparto ha permesso di smascherare imprenditori che, per mezzo di complessi artifizi e raggiri, hanno indotto le banche concessionarie delegate a errate valutazioni economico-finanziarie delle operazioni agevolative, principalmente in materia di legge 488/92.

    I nr. 33 interventi eseguiti nell’esercizio hanno consentito di accertare circa 7 milioni di eurodi finanziamenti illecitamente percepiti. Altri 2,5 milioni già concessi, grazie all’azione aggressiva del Corpo, sono stati bloccati prima della materiale erogazione.

    Nr. 383 responsabili - di cui nr. 19 in stato di arresto - sono stati denunciati per truffa. In via cautelare, sono stati sottoposti a sequestro “per equivalente” beni e valori per un importo complessivo di oltre 56 milioni di euro.

    • Prestazioni sociali agevolate

    Sono state compiute nr. 235 attività finalizzate alla verifica della veridicità delle posizioni reddituali, attestate per accedere alle agevolazioni connesse alla erogazione di servizi da parte di enti operanti nel settore Sanità, Istruzione, Politiche della casa.

    • Danno erariale

    Proficua è stata l’attività di vigilanza sul corretto e appropriato utilizzo delle risorse pubbliche da parte degli enti ed Amministrazioni dello Stato.

    La lotta agli sprechi ed alle inefficienze della Pubblica Amministrazione, svolta in stretta collaborazione con la Procura Regionale della Corte dei Conti, ha consentito di segnalare danni erariali per circa 17  milioni di euro.

     

    Tutela dei mercati dei capitali

    • Lotta al riciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo

    Nel corso del 2010 sono state sviluppate nr. 55 segnalazioni per operazioni sospette che hanno consentito di individuare nr. 12 soggetti responsabili di violazioni alla normativa antiriciclaggio. Altri nr. 3 sono stati verbalizzati per trasferimento di denaro contante senza ricorrere agli intermediari abilitati.

    • Lotta all’abusivismo finanziario

    Quale organo di polizia specializzato per lo sviluppo delle investigazioni finanziarie, preventive e patrimonali, il corpo ha rivolto, anche quest’anno, significativa attenzione alle agenzie “money transfer”, che, come circuito parallelo a quello bancario, movimentano masse consistenti di capitali destinate all’estero.

    Sono state eseguite complessivamente n. 22 indagini ed ispezioni con esito regolare.

    • Usura

    L’azione a garanzia del mercato dei capitali e di tutela degli interessi dei risparmiatori si completa con le investigazioni nel campo dei reati di usura che costituiscono elementi di forte inquinamento del tessuto economico.

    A riguardo, sono stati portati a termine nr. 5 interventi che hanno coinvolto n. 11 responsabili. Per nr. 5 di essi sono stati adottati provvedimenti restrittivi della libertà personale .

    L’esperienza lavorativa pone in risalto la stretta correlazione, ovvero le frequenti connessioni esistenti tra il reato di riciclaggio e le altre fattispecie criminali di natura finanziaria, essendo l’usura e l’abusivismo finanziario reati-presupposto da cui originano flussi di denaro “sporco” che le organizzazioni criminali tentano di reinvestire.

     

      Tutela dei mercati dei beni e servizi

    • Lotta al carovita

    Nel corso del 2010 l’impegno operativo della Guardia di Finanza nel settore della lotta al carovita è stato consolidato per tutelare ancora di più i consumatori dalle turbative del mercato, dai comportamenti speculativi e anticoncorrenziali, nonché dalle pratiche commerciali scorrette, ingannevoli o aggressive.

    Gli interventi eseguiti, frutto di indagini conoscitive e piani di controllo delle aree territoriali di competenza, sono stati n.135.

    • contraffazione, tutela “made in italy”

    La contraffazione, la pirateria intellettuale, le violazioni in materia di “Made in Italy” e sicurezza prodotti hanno fatto registrare negli ultimi anni una crescita esponenziale.

    Si tratta di fenomeni criminali che determinano gravi conseguenze sul mercato e sui cittadini consumatori: evasione fiscale e contributiva, riciclaggio, sfruttamento del lavoro nero e irregolare, favoreggiamento e utilizzo dell’immigrazione clandestina, rischi per la salute dei consumatori.

    Gli interventi eseguiti sono pari a nr. 130 che hanno consentito il sequestro di nr. 15 mila articoli recanti marchi contraffatti, compact disk, supporti informatici e programmi software, nonché la segnalazione alle procure della repubblica di n. 120 responsabili di cui n. 3 in stato di arresto.

     Lotta alla criminalità organizzata

    Il Comando Provinciale di Cosenza concorre a pieno titolo nella lotta alla Criminalità Organizzata, soprattutto nell’individuazione delle operazioni di riciclaggio e nel contrasto delle attività imprenditoriali e professionali attivate per il reimpiego di capitali illecitamente accumulati, che facilmente si mimetizzano nella società civile e nell’economia legale.

    La strategia del corpo avviene attraverso strumenti investigativi idonei ad appurare l’effettivo tenore di vita e le disponibilità finanziarie e patrimoniali degli indiziati, nonché attraverso gli interventi ex art. 30 della legge 646/82 a fronte degli obblighi di comunicazione delle variazioni intervenute nei patrimoni dei prevenuti.

    In tale ambito, sono stati conclusi n. 8 accertamenti patrimoniali nei confronti di n. 124 soggetti, con conseguente sequestro di n. 10 immobili, n. 29 terreni, n. 26 veicoli, n. 4 aziende commerciali e disponibilità finanziarie per oltre 11,7 milioni di euro.

    Concluse anche n. 11 verifiche della posizione fiscale (ex art 25 L. nr.646/82) nei confronti di soggetti condannati per associazione di tipo mafioso e segnalato all’A.G. n. 1 soggetto per violazione alla normativa antimafia, al codice penale ed alla normativa fiscale.

     Concorso all’ordine e sicurezza pubblica

    In questo contesto, la Guardia di Finanza concorre con le altre Forze di Polizia al mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica per rassicurare i cittadini rispetto a minacce reali o percepite. L’apporto continuo in termini di sicurezza fornito dal Corpo viene realizzato con aliquote di personale particolare preparato nelle “tecniche di polizia “: i “Baschi Verdi” in forza alla Compagnia di Sibari.

    • attivita’ di polizia giudiziaria

    In considerazione delle professionalità espresse e dei compiti specifici del Corpo, le Fiamme Gialle collaborano con le Autorità Giudiziarie della provincia nello svolgimento di accertamenti di natura complessa ed articolata.

    • nr. 476 interventi eseguiti;
    • nr. 876 responsabili segnalati per reati vari, di cui:
    • nr.   49 in stato di arresto;
    • nr. 827a piede libero;
    • nr.   30 ignoti;
    • nr. 150 persone deferite all’autorità amministrativa.
    • tutela ambientale

    In concomitanza alle primarie attività d'istituto, è stata profusa una efficace azione ispettiva per la salvaguardia del patrimonio naturale ed ambientale di cui la provincia di Cosenza è particolarmente dotata.

    Sono stati individuati e sequestrati:

    • nr. 11 discariche abusive adibite allo stoccaggio di rifiuti altamente pericolosi per l'ambiente e la salute pubblica;
    • oltre 53 mila metri quadrati di aree demaniali;
    • circa 24 tonnellate di rifiuti dispersi nell'ambiente.
    • artifizi pirotecnici

    Nell’ambito dell’esecuzione di servizi di iniziativa volti alla prevenzione e repressione dell’illecito fenomeno connesso alla detenzione, trasporto e commercializzazione di artifizi pirotecnici e materiale esplodente, soprattutto nel particolare periodo che precede le festività natalizie e di fine anno, sono stati predisposti mirati piani operativi tesi a interrompere la catena degli illeciti approvvigionamenti.

    In più di un caso, i militari operanti hanno scoperto vere e proprie “santabarbare”, ovvero depositi ove l’esplosivo veniva ammassato fino all’inverosimile. l’eventuale deflagrazione del materiale, collocato alla rifunsa e senza il rispetto delle prescritte norme di sicurezza, avrebbe determinato conseguenze gravissime alle cose e alle persone presenti nelle immediate vicinanze dei luoghi.

    Eseguiti nr. 7 interventi che hanno determinato:

    • il sequestro di oltre 9,3 tonnellate di artifizi;
    • la denuncia di n. 7 responsabili, di cui n. 1 in stato di arresto.

     

    • traffico di sostanze stupefacenti

    Il contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, realizzato con nr. 265 interventi realizzati lungo le principali direttrici del territorio provinciale, si è tradotto  nella segnalazione di nr. 285 soggetti, di cui 19 in stato di arresto per illecita detenzione.

     

    Sequestrati oltre 35 Kg. di hashish e marijuana.

     servizio di pubblica utilità “117”

    Uno sportello attivo tutto l’anno, 24 ore al giorno, per un rapporto più diretto con il cittadino.

    Il “117” costituisce un servizio di pubblica utilità attraverso il quale, nel 2010, cittadini si sono rivolti alla Sala Operativa delle Fiamme Gialle attraverso numerosi contatti telefonici, di cui nr. 263 hanno generato interventi in relazione ai fatti segnalati.

    Il numero gratuito ”117” è un concreto ed utile strumento per corrispondere in maniera più incisiva ed immediata alle diversificate istanze di tutela espresse con sempre più maggiore vigore dalla collettività dei cittadini, nei vari settori di competenza operativa delle Fiamme Gialle (normativa tributaria, obblighi fiscali di carattere strumentale, frodi comunitarie, accise, stupefacenti, contraffazione di prodotti o monete e banconote), migliorando così rapporti fra contribuente e fisco.   

    Le pattuglie complessivamente impiegate nel 2010 sono state oltre 4.000 che hanno impegnato oltre 10.000 militari.

     

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