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    A rischio la chiesa di S.Francesco a Fuscaldo per una frana

     

     

    A rischio la chiesa di S.Francesco a Fuscaldo per una frana

    26 dic 11 La Chiesa di S. Francesco dei Padri Passionisti a Fuscaldo è in grave pericolo di crollo tanto che i Vigili del fuoco ne hanno deciso la chiusura al pubblico transennandone l'area. Lo stesso superiore locale della struttura ecclesiastica, Padre Graziano Leonardo, ne ha richiesto l'intervento per la salvaguardia della struttura e l'incolumità delle persone quando si è accorto che lo stato di lento dissesto idrogeologico che aveva già nel tempo provocato dei danni alla Chiesa aveva subito dei cambiamenti creando nuove fessure alle pareti e ai dipinti. La relazione di verifica statica dei Vigili del Fuoco, risalente al 10 dicembre scorso, è tanto preoccupante da richiedere interventi di consolidamento e ristrutturazione immediati ed urgenti. Le lesioni riguardanti i muri portanti e le navate, successivi a quanto già avvenuto sul pavimento "sono segni tangibili di una evoluzione del fenomeno". Il rischio di perdere un tale patrimonio storico-artistico locale e un luogo di aggregazione del culto che ha saputo costruire nel tempo saldi legami con la popolazione ha destato molta impressione nella sezione fuscaldese di Italia Nostra che con il presidente Domenico Maio, supportato dal presidente regionale dell'associazione Carlo De Giacomo, si è attivata per sollecitare una maggiore conoscenza del fenomeno e trovare le giuste soluzioni tecniche per porre rimedio a danni ormai irreparabili. Per questi motivi alla vigilia di Natale una delegazione con l'architetto De Giacomo e Maio, insieme al geologo Gino Mirocle Crisci, preside della facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali ell'UniCal, all'ingegnere Valeriano Capano e al geologo Luigi Spezzano, ha incontrato padre Graziano per un primo sopralluogo e prendere in considerazioni tutte le possibili cause ed iniziative del caso. In attesa della relazione della Soprintendenza che ha verificato lo stato attuale del bene architettonico alcuni giorni fa, il presidente regionale di Italia Nostra ha promosso l'idea di un consiglio regionale sul posto da tenere i primi giorni del nuovo anno al fine di sollecitare una mobilitazione unanime tra istituzioni, associazioni di volontariato, e popolazione. Il messaggio di solidarietà dalla presidente nazionale IN, Alessandra Mottola Molfino, al Padri Passionisti e l'appello per mettere in sicurezza il Convento rivolto dalla stessa associazione ambientalista evidenziano la precarietà di una situazione che deve essere affrontata con zelo e immediatezza. A quanto pare è l'intera zona, un tempo denominata contrada Custere, ora contrada Pastico (dov'è allocato il convento stesso), ad essere interessata da un movimento lento franoso. I tecnici hanno comunque ipotizzato, per quanto riguarda la chiesa, di un problema di fondazione dovuto ad infiltrazioni acquifere. Se la zona dovesse ricadere, come ipotizzato, in zona geologica Pai (Piano per l'assetto idrogeologico), dovrebbero essere finanziabili anche prevenzione e mitigazione dei rischi di frana e alluvione. La struttura conventuale sorge su un'altura che domina il panorama marino, a 315 metri d'altitudine, alla base dei monti Appennini laddove si protendono a formare la valle Pulcra lasciando scorrere il torrente Maddalena. Lo fondarono i Minimi, ricordando le origini fuscaldese della madre del santo paolano, che lo abitarono nel 1603; successivamente passò ai Padri Francescani fino a quando il nuovo governo italiano decretò la definitiva soppressione degli ordini religiosi. Da allora passò al comune di Fuscaldo fino a che nel 1920, venne affidato ai Padri Passionisti, che lo restaurarono mantenendone le caratteristiche e prendendosi cura della gestione, oltre che delle funzioni di culto. All'interno, oltre ad una sala convegni, è possibile ammirare l'antico chiostro, le due biblioteche una a carattere generale (12mila volumi), ed un'altra specifica sulla cultura calabrese che già conta circa 4mila volumi, il Getsemani con una interessante mostra scientifico-fotografica sulla Sacra Sindone e le mostre permanenti d'artigianato (legno, ceramica, rame, ecc.), mentre sarebbe ancora possibile creare, questo il desiderio del superiore che vi abita insieme ad altri tre frati, un museo liturgico con antichi paramenti e un catalogo aggiornato delle pregevoli opere presenti nella chiesa risalti al XVI secolo. (f.r.)

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