Coldiretti Calabria "Confezionamento in campo per la cipolla di Tropea" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Coldiretti Calabria "Confezionamento in campo per la cipolla di Tropea"

23 dic 11 Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP - i produttori insistono nel chiedere l' autorizzazione al confezionamento in campo. "A pagare - dice la Coldiretti - non può essere il primo anello della catena produttiva. Vanno avanti i produttori -confezionatori in campo della Cipolla Rossa di Tropea IGP, essi non hanno alcuna intenzioni di arrendersi e a gran voce chiedono il proprio giusto e sacrosanto diritto. Rimane più che mai attuale ed essenziale, sostengono, assicurare al primo ed essenziale anello della catena produttiva il giusto reddito. Un nutrito numero di essi sostenuti dalla Coldiretti Calabria, ha scritto all'Istituto Certificazione Etica ed Ambientale, al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e al Consorzio di Tutela della IGP Cipolla Rossa e Dipartimento Regionale Agricoltura chiedendo la modifica/integrazione del piano di controllo finalizzata a tener conto della facoltà di lavorazione e confezionamento in campo della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, definendo di conseguenza, le relative modalità di controllo. Argomentando la loro richiesta - scrivono che - essi sono assoggettati all'ICEA per la certificazione del marchio IGP e che il disciplinare di produzione non prevede il divieto di lavorazione e confezionamento in campo delle produzioni e che le norme vigenti in materia di sicurezza delle produzioni agricole consentono di effettuare il confezionamento in campo dei prodotti agricoli (Reg. Ce 852/04); che, il piano di controllo vigente non tiene conto della suddetta facoltà che i produttori provvedano al confezionamento in campo della produzione, e ciò determina la difficoltà per gli stessi di realizzare tale attività anche se non vietata dal disciplinare di produzione, né da altra norma. Il Piano di controllo -proseguono nella lettera - non può, né direttamente né indirettamente, introdurre requisiti di produzione aggiuntivi rispetto a quelli fissati dal disciplinare di produzione. L'attuale assurda situazione, sta causando ai produttori-confezionatori notevoli danni poiché tale incomprensibile iimpedimento, mette in discussione quella che è la tradizione storica della cipolla Rossa IGP che è caratterizzata da metodiche agronomiche tradizionali effettuate nella stessa azienda, al punto che lo stesso confezionamento in campo può essere considerata una tecnica colturale ordinaria. Non è possibile, aggiunge- Pietro Molinaro presidente Coldiretti Calabria - , che nella nostra regione ma non solo, visto il prestigio che la Cipolla IGP possiede, continua a scorazzare falsa cipolla rossa di Tropea, senza i controlli necessari e poi si impedisce ai legittimi protagonisti di poter effettuare metodiche e lavorazioni tra l'altro non vietate. Evidentemente -é il messaggio finale - -si vuole continuare a sostenere chi nella filiera ha l'unico obiettivo di speculare sul lavoro degli altri. La Coldiretti Calabria quindi chiede ai soggetti interessati di fare in fretta a dare le risposte, visto che il problema è solo di natura burocratica, altrimenti qualcuno legittimamente potrebbe avanzare la richiesta di danni"