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    Operazione "Tutto in famiglia": 21 arresti

     

     

    Operazione "Tutto in famiglia": 21 arresti. La cosca Maio gestiva droga, usura ed estorsioni

    13 dic 11 Ha colpito la cosca della 'ndrangheta Maio di Taurianova (Reggio Calabria), attiva nel traffico di droga nell'usura e nelle estorsioni, l'operazione dei Carabinieri, denominata 'Tutto in famiglia' che ha portato al fermo di 21 persone ed all'arresto di altre cinque. L'indagine è partita nell'ottobre del 2010 dall'arresto di un pregiudicato di Rizziconi (Reggio Calabria) sorpreso con 23 chilogrammi di sostanze stupefacenti. I successivi approfondimenti investigativi, diretti dalla Procura della Repubblica di Palmi e dalla Dda di Reggio Calabria, hanno consentito di accertare la vasta attività illecita svolta dalla cosca Maio, che ha la sua base operativa a San Martino di Taurianova. L'operazione ha portato anche al sequestro di un bar a Taurianova e di beni mobili e conti correnti bancari che erano nella disponibilità di alcuni degli indagati.

    L'operazione dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria per l'esecuzione di 21 provvedimenti di fermo contro esponenti delle cosche reggine eì partita all'alba di questa mattina. I reati contestati sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni ed usura. I provvedimenti di fermo sono stati emessi dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria. L'operazione è stata chiamata ' Tutto in Famiglia'. I carabinieri stanno eseguendo anche una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palmi nei confronti di cinque persone accusate di di coltivazione, detenzione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

    Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria ha dato esecuzione a un provvedimento di Fermo di Indiziato di Delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nei confronti di 21 indagati di appartenenza alla 'ndrangheta nella sua articolazione territoriale operante in San Martino di Taurianova e zone limitrofe. Nel medesimo contesto operativo sono state eseguite 5 Ordinanze di Custodia Cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Palmi a carico di altrettanti indagati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L'attività d'indagine è stata avviata dai Carabinieri nel mese di ottobre 2010 in seguito all'arresto in flagranza di un pregiudicato di Rizziconi per la detenzione di 23 Kg. circa di marijuana. I successivi approfondimenti investigativi, diretti dalla Procura della Repubblica di Palmi e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, hanno consentito di individuare un sodalizio dedito allo spaccio di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente e di accertare l'esistenza e l'operatività di una cosca della 'ndrangheta, dedita anche all'usura ed alle estorsioni nei confronti di imprenditori ed operatori commerciali locali. Il quadro probatorio, inoltre, ha consentito di conoscere sia gli aspetti strutturali, sia quelli operativi della cosca operante in San Martino di Taurianova, dimostrando che in quel territorio esiste un Locale di 'ndrangheta, costituito in Societa', vista l'esistenza di una "Società Maggiore" e di una "Società Minore". Nella 'ndrangheta si entra attraverso il ''battesimo", un vero e proprio rito per la legalizzazione degli associati. Ancora una volta si è potuto appurare che per diventare 'ndranghetista e' necessario il battesimo formale e che la permanenza nell'associazione, seguita da "azioni meritorie", può determinare la progressione carrierista dell'affiliato nell'organigramma piramidale del sodalizio. Le investigazioni hanno dimostrato che lo schema organizzativo vigente nell'associazione criminale ripete nei suoi capisaldi strutturali la genealogia della famiglia MAIO, cui sono aggiunti altri soggetti estranei allo stretto nucleo familiare. Si è dimostrato, pertanto, che: Michele Maio riveste il ruolo di Capo Società; Giuseppe Panuccio riveste quello di Capo 'ndrina; Gaetano Merlino ha la carica di Capo Crimine; Natale Feo ha la carica di contabile. MAIO, MERLINO e PANUCCIO Giuseppe costituiscono la c.d. ''Copiata" di San Martino ovvero il triumvirato posto a capo della "Società". E' stato accertato, anche, che fanno certamente parte della cosca Pasquale, Michele, Francesco (22) e Ferancesco (26), Carmelo HANOMAN; Pasquale, Antonino, Domencio e Francesco MAIO; Stefano NAVA; Vincenzo LAMANNA; Vincenzo MESSINA; Domenico CIANCI, e Pasquale GARREFFA. Nelle numerose conversazioni intercettate sono stati acquisiti importanti indicazioni relativi alle vittime, ai soggetti partecipi alle operazioni di illecito finanziamento, al capitale finanziato ed agli interessi maturati (nell'ordine dell'80%). Gli episodi di usura accertati nella presente indagine sono stati 5 e sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi finalizzati alla compiuta identificazione delle vittime. L'attività di indagine ha consentito di accertare anche che la cosca di San Martino di Taurianova trae i suoi illeciti guadagni, oltre che dall'attività di usura, anche dalle estorsioni, conseguendo denaro ed altre utilità economiche con minaccia e violenza, imponendo versamento di somme o la consegna di parte del materiale prodotto a commercianti, imprenditori e proprietari terrieri. Le emergenze investigative hanno permesso di sottolineare un vero e proprio sistema estorsivo legato ad un forte clima di intimidazione gravante sui cittadini dimoranti o che si trovano, per qualunque motivo, ad operare nel territorio di San Martino di Taurianova, consentendo di documentare lo svolgimento da parte della cosca dell'attività estorsiva nei confronti di: imprese aggiudicatarie di lavori pubblici: la cosca MAIO consegue "mazzette" dagli imprenditori cui sono stati commissionati lavori pubblici, il cui importo è sempre pari al 2 - 3 % del valore complessivo dell'appalto; produttori di arance ;proprietari di terreni agricoli.

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