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    Morta Angela Casella, il ricordo del vescovo di Locri

     

     

    Morta Angela Casella, il ricordo del vescovo di Locri

    11 dic 11 "Sei stata un dono grande non solo per la tua famiglia, ma per tutti noi". Così il vescovo di Locri, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, si rivolge ad Angela Casella in una lettera inviata alla famiglia di "madre coraggio" dopo la sua morte, avvenuta ieri. "Appena saputa la triste notizia della morte della signora Angela - scrive mons. Fiorini Morosini nella lettera - ho sentito forte in me l'impulso, come attuale Vescovo della Locride, ad esprimervi la mia cristiana solidarietà, ricordando la vostra cara defunta, che, qui, nella Locride, ha dato testimonianza di amore materno, di fede, di coraggio e di costanza. Spero proprio di non riaprire nei vostri cuori ferite, che forse il tempo ha già rimarginato, né tanto meno ricordare a noi della Locride momenti dolorosissimi della nostra storia, che vorremmo non fossero mai accaduti e sui quali fosse ormai posta una pietra tombale. Io personalmente ho accolto la signora Angela a Paola al Santuario di San Francesco. Ero superiore della comunità ed eravamo riuniti in assemblea con altri frati per l'elezione dei nuovi superiori. L'accogliemmo, oltre che in Chiesa, dove ha partecipato alla Messa, anche nella nostra aula capitolare per esprimerle il nostro incoraggiamento e assicurarla della nostra preghiera. Nella sua dolorosissima permanenza nella Locride 'madre coraggio' ebbe modo di sperimentare il vero cuore dei calabresi, umiliato da una sparuta minoranza senza cuore e senza dignità". "Se posso in questo momento sostituirmi a loro, signora Angela - scrive ancora mons.Morosini - ti chiedo perdono per tutto quanto ti hanno fatto soffrire. Le nostre strade parlano ancora di te mentre stringevi altre mani di madri e di gente semplice, che ti esprimeva vicinanza sincera, mentre raccoglievi firme di solidarietà, mentre ti recavi in ogni luogo e posto ove potevi far risuonare a voce e con scritte, il tuo grido di madre, colpita nel cuore per il rapimento di un figlio. Dinanzi alla tua salma ti diciamo grazie. Grazie per come ti sei saputa rapportare con noi calabresi, non facendo di ogni erba un fascio. Grazie per come hai dimostrato la grandezza di un cuore di madre, che non si arrende. Prega per la nostra Locride, una terra che ti ha fatto soffrire molto, ma ti ha anche molto amata e ammirata. Chiedi per noi a Dio il dono di farci voltare definitivamente la pagina del nostro passato e continuare a percorrere un cammino di vita nuova, che siamo sicuri di avere già iniziato"

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