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    Banca dati imprese Reggio Calabria a disposizione FF.OO.

     

     

    Banca dati imprese Reggio Calabria a disposizione FF.OO.

    06 dic 11 Agevolare la magistratura e le forze dell'ordine nell'identificare imprese, aree, settori economici a rischio di penetrazione criminale, rendendo fruibili il patrimonio di informazioni strutturate accessibili attraverso la banca dati del Registro delle imprese e del Registro Informatico dei Protesti: nove milioni di persone fisiche, sei milioni di imprese registrate, oltre novecentomila bilanci depositati ogni anno. E' questo il punto focale del protocollo d'intesa firmato oggi da Camera di Commercio, Prefettura, Procura, Tribunale e forze dell'ordine di Reggio Calabria. Il protocollo è stato firmato da Lucio Dattola, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria; dal prefetto Luigi Varratta; dal presidente del Tribunale Luciano Gerardis; dal procuratore Giuseppe Pignatone; dal ten. col. Carlo Pieroni, vice comandante del Comando provinciale dei carabinieri; dal col. Cosimo Di Gesù, comandante provinciale della guardia di finanza e da Antonino Romeo, vice questore vicario. Il protocollo, è scritto in una nota, rappresenta la prima fase della realizzazione di "Impresa legale e sicurezza partecipata: perché no?", programma pluriennale dell'ente camerale reggino che ha l'obiettivo di "costruire reali frontiere della legalità valorizzando l'etica, la legalità e la trasparenza e di creare una rete fra tutti i soggetti del territorio coinvolti (istituzioni, enti, associazioni, persone fisiche)". Dattola è soddisfatto dei risultati raggiunti dalla giustizia "impensabili fino a pochi anni fa ma purtroppo esistono fatti come la strage di Duisburg che hanno trasmesso un'immagine della Calabria di 'ndrangheta e sangue. Ma la realta' è diversa. E' fatta di imprese sane, che vogliono crescere nella legalità. E la Camera di Commercio affianca istituzioni, forze dell'ordine e imprese nella lotta per la legalità economica". Magistratura e forze dell'ordine a breve potranno fruire on line dei servizi gestiti da Infocamere, la società di informatica del sistema camerale: Telemaco, che consente di accedere al patrimonio informativo del Registro imprese italiano e del Registro dei Protesti, dalle visure agli statuti, agli atti depositati; ri.visual, ri.map, ri.build che permettono di estrarre le informazioni contenute nel Registro delle imprese attraverso particolari modalità di navigazione. In particolare, ri.visual consente di 'vedere' in formato grafico le informazioni e le relazioni tra le diverse imprese o fra imprese e titolari di cariche e partecipazioni; ri.map permette di selezionare elenchi di imprese (fino a 3.000 per richiesta) attraverso criteri di ricerca territoriale o economica e di visualizzare le imprese su mappa geografica; ri.build consente di tenere sotto controllo un insieme di imprese selezionate, attraverso la segnalazione via e-mail di tutte le modifiche che intervengono nel corso della loro "vita". Inoltre sarà consultabile Stockview, la banca dati sul sistema sulla natalità e mortalità delle imprese che fornisce informazioni su consistenza e distribuzione. La firma dell'intesa, ha sostenuto Varratta è importante in quanto "é la dimostrazione reale della cooperazione istituzionale; è l'esempio di cosa significa fare rete. Obiettivo comune è innalzare livello di sicurezza dei settori economici che sono i più colpiti dalle infiltrazioni mafiose. E non solo i grandi settori come le infrastrutture, ma anche i piccoli servizi di forniture, perché solo creando un'economia legale si potrà ottenere un reale sviluppo del territorio". Anche Pignatone ha ribadito l'importanza di questa giornata che rappresenta "un esempio di grande sinergia istituzionale" e secondo il quale "l'economia drogata da capitali mafiosi offusca l'economia sana: questo è un messaggio reale ma è difficile da far passare. Aggredire i patrimoni mafiosi è una delle condizioni fondamentali per la crescita economica". "E' un servizio che la magistratura utilizzerà a 360, in ambito civile e penale" ha affermato De Gerardis. Un plauso è giunto anche delle forze dell'ordine che hanno ribadito l'importanza di poter usufruire, nelle indagini, di dati che possono essere facilmente consultati e incrociati tra loro in base a diversi parametri.

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