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    Inchiesta WhyNot: De Magistris e Genchi "Nessun abuso su utenze politici"

     

     

    Inchiesta WhyNot: De Magistris e Genchi "Nessun abuso su utenze politici"

    28 apr 11 Dichiarazioni spontanee davanti al Gup di Roma per l'eurodeputato dell'Idv, Luigi De Magistris e il consulente informatico, Gioacchino Genchi. I due sono accusati di concorso in abuso d'ufficio dai pm capitolini e rischiano il rinvio a giudizio per aver acquisito illegittimamente, nell' ambito dell'inchiesta denominata 'Why not', secondo l'accusa, i tabulati telefonici di alcuni parlamentari senza avere richiesto prima l'autorizzazione alle Camere di appartenenza. Oggi Genchi e De Magistris si sono rimpallati le relative responsabilità. L'ex pm di Catanzaro ha confermato quanto detto mesi fa al procuratore aggiunto Alberto Caperna prendendo le distanze dal consulente informatico. De Magistris ha spiegato di aver avuto massima fiducia in Genchi e di avergli affidato un lavoro importante e complesso che un professionista come lui avrebbe potuto affrontare e di non sapere per quale motivo e con quale metodologia l'allora suo consulente individuò quelle utenze riconducibili a parlamentari, molte delle quali, peraltro, non avevano nulla a che vedere con l'indagine 'Why not'. Poi è stato il turno di Genchi che ha spiegato al Gup di non aver violato la legge, svolgendo gli accertamenti secondo determinati e precisi input datigli dall'ex pm senza sapere che quelle utenze telefoniche su cui stava indagando portassero direttamente ad alcuni esponenti politici. In udienza hanno poi preso la parola gli avvocati di parte civile, tra gli altri, io legali di Clemente Mastella, Romano Prodi e Francesco Rutelli. Non si è invece costituito il presidente della commissione Antimafia Giuseppe Pisanu, già ministro dell'Interno, che nell'ambito di indagini difensive condotte dai legali di Genchi, ha fatto mettere a verbale, depositati pochi giorni fa, che non sono riconducibili alla sua persona e alla sua attività politica le utenze telefoniche acquisite.

    De Magistris "Usciro' indenne da questo matrimonio". "Oggi mi sono difeso nell'ennesimo procedimento intentato nei miei confronti per una accusa assurda: aver acquisito illecitamente tabulati telefonici di alcuni parlamentari della Repubblica. Oggi mi sono trovato di fronte, dal punto di vista giudiziario, un parterre politico che andava da Mastella a Pittelli fino a Rutelli. La prova ulteriore che esiste un sistema trasversale in politica che vuole farmi pagare il conto per aver agito, da pm, solo in rispetto della Costituzione". Lo dice in una nota l'eurodeputato dell'Idv Luigi De Magistris. "Si tratta di un procedimento, questo di oggi, iniziato su input del procuratore generale Favi e dell'onorevole PdL Pittelli, cioé delle stesse persone sotto processo a Salerno con l'accusa di corruzione in atti giudiziari per sottrazione illecita delle inchieste Poseidone e Why not. Un procedimento in cui sono persona offesa. Comunque uscirò indenne anche dal processo di Roma, relativo all'acquisizione dei tabulati dei parlamentari e istituito da Achille Toro, imputato a Perugia per corruzione in atti giudiziari. Anche a Perugia, ricordo, sono persona offesa in ambito di procedimenti penali in cui compare anche il nome di Toro", conclude.

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