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    Morte operaio in cantiere, collega assolto in appello

     

     

    Morte operaio in cantiere, collega assolto in appello

    20 apr 11 La seconda sezione penale della Corte d'appello di Catanzaro ha assolto Claudio Mercuri, di 33 anni, di Platania, dall'accusa di avere cagionato la morte di Pietro Trovato avvenuta per folgorazione in un cantiere. I fatti di cui Mercuri era accusato risalgono al 2005 e riguardavano la morte di Trovato, fulminato in un cantiere di San Pietro Lametino a causa della recisione di un cavo di alta tensione durante l'effettuazione di alcuni lavori. Mercuri, difeso dall'avv. Lucio Canzoniere del Foro di Lamezia Terme, era imputato di concorso in omicidio colposo insieme al datore di lavoro. In particolare Mercuri, secondo l'accusa, utilizzando il braccio mobile di una "beta pompa" avrebbe causato la rottura dei cavi provocando la morte di Trovato che si trovava accanto al mezzo. In primo grado Mercuri era stato condannato dal gip di Lamezia Terme a sei mesi di rclusione per omicidio colposo.

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