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    Concluse a Sibari e Cerchiara le attività di bonifica dei siti contaminati da ferriti di zinco

     

     

    Concluse a Sibari e Cerchiara le attività di bonifica dei siti contaminati da ferriti di zinco

    27 ago 11 «La bonifica delle ferriti è ufficialmente ultimata. È un risultato storico, che va ora coronato con la verifica degli interventi effettuati e con il risanamento delle aree limitrofe». La notizia giunge dal Comune di Cassano Ionio: la "Syndial", la controllata del gruppo Eni erede del polo chimico crotonese dai cui forni uscirono le ferriti messe a dormire tra Sibari e Cerchiara, ha comunicato essere giunta al termine la bonifica dei siti contaminati presenti in contrada Tre Ponti e Prainetta, nel cassanese, ed in località Capraio, nel cerchiarese. «Solo l'impegno istituzionale degli ultimi anni – commenta il sindaco del Municipio cassanese, Gianluca Gallo – ha consentito di spazzar via un incubo protrattosi per tre lustri, consentendo il ritorno alla speranza d'un intero territorio. Un traguardo a lungo inseguito, infine raggiunto grazie al lavoro dei Comuni di Cassano e Cerchiara ed all'operato della Procura di Castrovillari, che con le inchieste in campo ambientale ha di fatto contribuito a tenere accesi i riflettori sulla soluzione di questioni vitali per le popolazioni della Calabria citeriore». E proprio alla Procura castrovillarese il primo cittadino cassanese s'è rivolto per chiedere un'attenta verifica del piano di risanamento portato a termine dalla "Syndial", ma pure perché si proceda senza ritardo agli interventi di ricognizione e studio sui terreni limitrofi alle aree bonificate, che stando a quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura castrovillarese, sarebbero stati essi pure, negli anni, oggetto di contaminazione di ferriti di zinco. «Al riguardo», rende noto Gallo, «il procuratore capo Franco Giacomantonio, che ringrazio insieme ai suoi uffici per quanto fatto con dedizione e caparbietà, mi ha assicurato che massima sarà l'attenzione della magistratura anche sulle q uestioni ancora aperte». Conclude il sindaco di Cassano Ionio: «Si chiude finalmente una tra le vicende più tristi della storia recente della Calabria citeriore, ma il nostro impegno proseguirà affinchè venga presto svolta quell'indagine epidemiologica che sola può chiarire ogni dubbio sull'eventuale correlazione tra la presenza delle ferriti e l'incremento delle patologie tumorali nel comprensorio. Non ci fermeremo, finchè verità non sarà fatta».

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