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    Pacchero Argento a Minisci e Badolati

     

     

    Pacchero Argento a Minisci e Badolati

    24 ago 11 Il Pacchero d'argento, destinato a coloro che, anche nell'ambito della propria attività professionale, si siano particolarmente distinti nella lotta contro la criminalità organizzata, è stato consegnato ieri sera, a Montalto Uffugo, al giornalista e scrittore Arcangelo Badolati ed al magistrato Francesco Minisci. Alla cerimonia sono intervenuti il prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro, il comandante provinciale dei Carabinieri Francesco Ferace, il vicario del Questore Mario Finocchiaro e gli assessori regionali Mario Caligiuri e Giacomo Mancini. Il Pacchero d'argento è conferito dal Laboratorio politico-culturale La Calabria che non c'é, il movimento di cui é portavoce Corrado Rossi, composto da uomini e donne di diversa cultura ed estrazione sociale, accomunati dalla volontà di impegnarsi per il riscatto della regione, con l'obiettivo di farne emergere la parte più sana e pulita. L'incontro è stato aperto dai saluti del sindaco Ugo Gravina ed introdotto da Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta ed ideatore del premio. Prima della cerimonia e' stata scoperta all'esterno del comune, la targa recante la dicitura "Qui la 'ndrangheta non entra'' che il Consiglio regionale sta consegnando ai sindaci del territorio affinché la affiggano sul portone di ingresso delle sedi municipali. "Nel primo anno di legislatura - ha detto Magarò - il Consiglio regionale ha adottato importanti e sostanziosi provvedimenti per il contrasto alle cosche, pur non avendo specifiche competenze in materia. Abbiamo approvato norme per il sostegno alle vittime della criminalità ed ai testimoni di giustizia, presto apriremo la Bottega della Legalità a Palazzo Campanella. La presenza a questa cerimonia di autorevoli esponenti della Giunta, testimonia l'impegno del Governo regionale contro la 'ndrangheta. Ma stiamo registrando anche ad un notevole risveglio da parte della societa' civile che può giocare un ruolo decisivo nella quotidiana azione di lotta alla criminalità organizzata. Questo fenomeno, che si insinua e penetra nel tessuto economico, produttivo e sociale delle nostre comunità, può essere debellato e sconfitto. Occorre però un supplemento di impegno da parte di ognuno di noi, per l'affermazione della legalità e del rispetto delle regole. Ed occorrono azioni incisive di prevenzione da attuarsi garantendo maggiori opportunità occupazionali ed una migliore qualità della vita, soprattutto ai giovani". "Francesco Minisci - ha concluso Magarò - è un giovane e valido magistrato a cui siamo grati per l'impegno profuso prima in Calabria e adesso a Roma, dove conduce importanti inchieste anche relative alla infiltrazione della 'ndrangheta nella Capitale. Arcangelo Badolati, con i suoi articoli, le sue inchieste, le sue pubblicazioni, contribuisce alla conoscenza del fenomeno mafioso, ne mette a nudo aspetti e sfaccettature. Auspico che in un futuro non lontano egli possa scrivere un libro dal titolo C'era una volta la 'ndrangheta in Calabria''.

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