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    Crisi e stretta banche, cresce usura al Sud. Calabria terza

     

     

    Crisi e stretta banche, cresce usura al Sud. Calabria terza

    23 ago 11 La crisi economica, e la conseguente stretta creditizia attuata dalle banche, fa crescere esponenzialmente il rischio usura nel Paese, soprattutto al Sud. Lo sostiene un'indagine della Cgia di Mestre secondo la quale, fatto base 100 l'indice medio nazionale, alla Campania spetta la maglia nera dello strozzinaggio, con un tasso del 166,1 . Nel Nord, spiega la Cgia, la situazione presenta un quadro differenziato: al Nordovest il fenomeno usurario è in forte calo, a Nordest, pur essendo ancora a livelli più contenuti dell'ex triangolo industriale, tende ad aumentare. Tornando alle situazioni peggiori, dopo la Campania il rischio usura è più forte in Molise, con il 158,3, Calabria (146,3), Puglia (146,1) e Sicilia (134,9). I territori meno aggrediti dai "cravattari", o quasi, sembrano essere invece il Trentino Alto Adige, con un indice di rischio usura pari a 46,7, la Valle d'Aosta (69,8), il Veneto (72,5) e il Friuli Venezia Giulia (74,7). Se si analizza il risultato emerso dal confronto con l'anno precedente, al Sud la crescita è stata molto evidente: Molise +43,3; Puglia +3,1; Calabria +2,3; Sicilia +1,9. Tra le grandi realtà del Sud solo la Campania, ha ridotto la sua esposizione (-7,9 punti). Bene il Nordovest: in Valle d'Aosta si è registrato un calo del rischio usura pari a -10,2; in Liguria del -5,7; in Piemonte del -5,1; in Lombardia del -0,3. A Nordest, invece, a fronte di una riduzione registrata nel Trentino Alto Adige (-3,3), in Veneto il rischio usura è aumentato di 1,5 punti; in Emilia Romagna di +2,7 punti, mentre in Friuli Venezia Giulia addirittura di +8,7 punti. I dati, spiega la Cgia, sono stati ottenuti sulla base di un'elaborazione in cui sono stati messi a confronto alcuni indicatori regionalizzati riferiti al 2010, quali la disoccupazione, i fallimenti, i protesti, i tassi di interesse applicati, le denunce di estorsione e di usura, il numero di sportelli bancari e il rapporto tra sofferenze ed impieghi registrati negli istituti di credito. "Dimensionare l'usura solo attraverso il numero di denunce - commenta il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi - non è molto attendibile perché il fenomeno rimane in larga parte sommerso e risulta quindi leggibile con difficoltà. Per questo abbiamo messo a confronto ben 8 sottoindicatori per cercare di dimensionare con maggiore fedeltà questa piaga". "Ma quello che forse pochi sanno - conclude Bortolussi - sono le motivazioni per le quali molti cadono nelle mani degli strozzini. Oltre al perdurare della crisi, per artigiani e commercianti sono le scadenze fiscali a spingere molti operatori economici a ricorrere a forme di finanziamento illegali. Per i disoccupati o i lavoratori dipendenti, invece, sono i problemi finanziari che emergono dopo brevi malattie o infortuni".

    
                   INDICE DEL RISCHIO DI USURA 2010
                       Dato medio ITALIA = 100
    ----------------------------------------------------------------
    CLASSIFICA            REGIONI             INDICE DEL
                                           RISCHIO DI USURA
    ----------------------------------------------------------------
    1                 Campania                  166,1
    2                 Molise                    158,3
    3                 Calabria                  146,3
    4                 Puglia                    146,1
    5                 Sicilia                   134,9
    6                 Lazio                     122,2
    7                 Basilicata                122,0
    8                 Abruzzo                   119,5
    9                 Sardegna                  106,9
    10                Marche                     94,3
    11                Umbria                     93,9
    12                Toscana                    89,2
    13                Piemonte                   82,9
    14                Lombardia                  81,7
    15                Liguria                    81,3
    16                Emilia-Romagna             75,7
    17                Friuli-Venezia Giulia      74,7
    18                Veneto                     72,5
    19                Valle d'Aosta              69,8
    20                Trentino-Alto Adige        46,7
                

    Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati ISTAT, Banca d'Italia e Infocamere.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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