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    Proteste ospedali sibaritide, sbloccata la 106, 16 sindaci annunciano le dimissioni

     

     

    Proteste ospedali sibaritide, sbloccata la 106, ma 16 sindaci annunciano le dimissioni

    28 set 10 E' stato rimosso, questa notte, il blocco della Statale 106 ionica nel territorio comunale di Trebisacce, messo in atto un gruppo di cittadini e politici che protestano per la riconversione dell’ospedale della cittadina, ionica previsto dal piano di rientro del deficit sanitario approntato dalla Regione. La Statale ionica, snodo fondamentale del traffico su gomma da e per la Calabria, è rimasta chiusa per sei giorni sino alle due della scorsa notte. Ieri sera, a tarda ora, poco prima della rimozione dello sgombero, e dopo un lungo incontro nella Prefettura di Cosenza è arrivata la decisione dei sindaci di Trebisacce e Cariati, in cui sedici primi cittadini dell’Alto Jonio cosentino hanno annunciato le dimissioni per alzare ulteriormente la voce contro le decisione dell’esecutivo Scopelliti. I sindaci dei Comuni che hanno annunciato le dimissioni, sono quelli di Trebisacce, Cariati, Rocca Imperiale, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Amendolara, Villapiana, Francavilla Marittima, Canna, Castroregio, Alessandria del Carretto, Cerchiara di Calabria, San Lorenzo Bellizzi, Nocara, Albidonia, Plataci e Oriolo.A rendere nota la decisione dei 16 sindaci è il Coordinamento delle Associazioni a difesa del presidio ospedaliero "Guido Chidichimo". Da una settimana, a Trebisacce, è in atto un blocco della strada statale 106 per protestare contro i contenuti del piano di rientro del debito sanitario della Regione. Il sindaco di Trebisacce, Mariano Bianchi, nel corso di un’assemblea pubblica, "ha dichiarato di aver rassegnato le dimissioni al Consiglio comunale e formalizzerà tale volontà attraverso una conferenza stampa". "Il territorio dell’arco ionico – prosegue la nota – è sempre più emarginato e abbandonato dalle istituzioni e dai mezzi di comunicazione, tutti gli sforzi che una massa enorme del popolo sta esprimendo in difesa dell’Ospedale di Trebisacce attraverso una protesta civile, si spera, si sposterà sul tavolo politico istituzionale. L’intero arco ionico non allenta la protesta e sta valutando assieme alle Associazioni e alle organizzazioni sindacali l’opportunità di indire uno sciopero generale comprensoriale da proclamare a breve".

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