Entro domani i piani delle 5 regioni per rientro deficit sanita'

29 set 10 Abruzzo, Campania, Calabria Lazio e Molise: sono le cinque Regioni che hanno la sanita' commissariata e i cui presidenti (che fanno anche le veci di commissari) sono al lavoro da tempo; scade in questi giorni il termine per la presentazione dei piani di rientro dal debito. Proprio per questo hanno chiesto al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani di rinviare a lunedi' prossimo la riunione della Conferenza dedicata allo studio dei decreti sul federalismo: hanno bisogno di utilizzare anche queste ultime ore per chiudere la difficile partita dei conti in rosso in sanita'. Questo quadro dei provvedimenti che le cinque Regioni commissariate stanno assumendo:

ABRUZZO - In Abruzzo prosegue l'attivita' di riduzione del debito sanitario per arrivare al pareggio di bilancio. Il debito precedentemente contratto con le cartolarizzazioni ammontava a circa 850 milioni, ma attraverso i piani di rientro si prevede, per il 2010, un disavanzo di circa 70-80 milioni. Ottimista il presidente della Giunta regionale e commissario ad acta per la Sanita', Gianni Chiodi, secondo il quale il deficit annuale ''e' stato riportato a livelli antecedenti al 2000. Non siamo ancora in una situazione di equilibrio - spiega Chiodi -, ma attraverso una serie di manovre strutturali che stiamo portando avanti, contiamo nel giro di qualche anno di raggiungerlo''. A fine luglio il tavolo di monitoraggio costituito dai Ministeri dell'Economia e della Salute aveva giudicato positivo il piano operativo presentato dalla Regione Abruzzo, ritenendo convincenti tre documenti: il programma operativo 2010, il documento sulla stima dei fabbisogni e il cronoprogramma sulle riconversioni degli ospedali.

CAMPANIA - Riorganizzazione della rete ospedaliera e aumento dei ticket, che scatta da venerdi' prossimo. Cosi' la Regione Campania ha scelto di ripianare il buco nelle casse della sanita'. Per contenere la spesa in Campania si pagheranno 3,5 euro per ogni ricetta. E non solo: chi andra' al pronto soccorso con un codice bianco (una prestazione non urgente) il ticket passera' dagli attuali 25 a 50 euro. Cinque euro, invece, si pagheranno per la specialistica. Obiettivo e' anche quello di evitare il ricorso a prestazioni improprie. Provvedimento, pero', che insieme a quello della riorganizzazione della rete ospedaliera (proprio ieri la pubblicazione sul Burc dopo il via libera del Governo) ha suscitato un vespaio di polemiche. Infatti, si prevede una riduzione di 1297 posti mentre si provvedera' alla riconversione di altre 953. Sotto la scure sono finiti gli ospedali con meno di 100 posti mentre per altri presidi piu' grandi sono stati decisi degli accorpamenti. I ricoveri non dovranno essere piu' di circa 600mila l'anno.

CALABRIA - Il piano di rientro dal deficit sanitario, presentato a Catanzaro dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, prevede la ridefinizione della rete ospedaliera (18 presidi da disattivare e riconvertire in due fasi); la ridefinizione dell'assistenza domiciliare integrata (Adi); la riqualificazione del Servizio sanitario regionale; la riqualificazione dell' elisoccorso; la razionalizzazione della farmaceutica; la razionalizzazione dell'acquisto beni e servizi; il personale.

LAZIO - La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, presentera' domani al governo il piano di rientro sanitario con il piano di riordino della rete ospedaliera. Un appuntamento cruciale per la governatrice del Lazio, che e' anche commissario ad acta per la sanita': dalla sua accettazione dipendono infatti lo sblocco delle risorse, quello dei fondi Fas e lo stop al blocco del turnover per il personale. Se il governo inoltre dara' il suo ok a Renata Polverini sara' possibile, come riferito dalla stessa governatrice ieri, scongiurare l'innalzamento delle aliquote irap e irpef grazie agli effetti di un emendamento contenuto nel decreto trasporti. Il piano sara' presentato ufficialmente domani pomeriggio, ma ieri l'opposizione ha diffuso alcuni dati scatenando la polemica: secondo il centrosinistra, infatti, il piano prevede il taglio di oltre 3 mila posti letto e di 17 ospedali, piu' altri tre in bilico. Polverini ha pero' recisamente smentito che quei dati corrispondano a realta' ed e' decisa a ricorrere alla procura.

MOLISE - Azzerare il deficit accumulato che, secondo le stime del presidente della Regione Molise e commissario ad acta per la sanita', Michele Iorio, ammonta a circa 50 milioni di euro: e' l'obiettivo fissato dal Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti previsti dal Piano di rientro che domani saranno all'esame dei funzionari dei Ministeri della Salute e dell'Economia. Il Molise si presenta al Tavolo con alcune novita' riguardanti la sanita' pubblica e quella privata. Per la prima, il commissario Iorio e il sub commissario Isabella Mastrobuono hanno tracciato un percorso che prevede l'accorpamento di alcuni reparti degli ospedali di Larino (Campobasso), Venafro e Agnone (Isernia) rispettivamente a quelli di Campobasso e Isernia. Per la sanita' privata, invece, gli interventi riguardano la riduzione di posti letto e una rideterminazione dei tetti di spesa. Tra gli altri interventi c'e' anche quello che va in direzione di un potenziamento delle Rsa, del Day hospital e Day-surgery. Complessivamente i posti letto sono stati ridotti da 1.670 a 1.370. La Regione, infine, ha messo in vendita alcuni immobili di proprieta' dell'Azienda sanitaria regionale (Asrem) per azzerare il deficit accumulato che, ha ribadito il governatore, ''contiamo di azzerare entro fine anno''.