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    Uilpa: carceri italiani al limite della sopportazione. Allarme in Calabria

     

     

    Uilpa: carceri italiani al limite della sopportazione. Allarme in Calabria

    21 set 10 Hanno raggiunto la soglia di 68.340 i detenuti nei penitenziari italiani: quasi 24 mila in piu' (23.764) rispetto ai 44.576 posti effettivamente disponibili. Ad aggiornare il bollettino dell'emergenza carceri e' la Uilpa penitenziari, che segnala come dietro le sbarre ci siano soprattutto uomini (65.346), a fronte di 2.994 detenute. Scoppiano soprattutto gli istituti dell'Emilia Romagna, dove il numero dei reclusi (4.444) e' pari quasi al doppio della capienza prevista (2.393); un dato che fa schizzare all'85,7% l'indice di affollamento nella regione, che su base nazionale si attesta invece al 53,3%. Segue a ruota la Puglia (80,9%), che ha 4.616 detenuti a fronte di 2.551 posti disponibili. Ed e' allarme rosso anche per le carceri del Veneto (3.287 reclusi per 1.915 posti) e della Calabria (3.168 detenuti a fronte di 1.867 posti). Friuli Venezia Giulia (62,8%), Valle d'Aosta (59,1%), Liguria (55,8%) e Sicilia (55,1%) sono le altre regioni le cui carceri registrano un affollamento superiore alla media nazionale. In mezzo c'e' il Piemonte con il 53% e al di sotto di questa soglia dieci regioni: le carceri meno affollate sono in Sardegna (2.368 detenuti rispetto a una capienza di 1.970), Molise (481 detenuti per 354 posti previsti) e, a sorpresa, nel Lazio (6.345 a fronte di 4.614 posti). Mentre negli istituti di Trentino Alto-Adige (48,8% l'indice di affollamento) e della Basilicata (46,3%) si sta piu' stretti che in quelli della Campania (39,5%). "Sono dati che danno l'esatta dimensione della grave situazione del sistema penitenziario italiano'' commenta il segretario della Uilpa Penitenziari Eugenio Sarno, che denuncia anche gli ''insopportabili'' vuoti (6.000) negli organici della Polizia Penitenziaria, rispetto ai quali ''le tanto agognate 2.000 unita' promesse dal Governo Berlusconi, ma mai assunte, avrebbero potuto rappresentare'', pur ''nella loro esiguita', un toccasana alle difficolta' operative e gestionali''. ''Siamo sempre piu' convinti - afferma il sindacato - che serve dare una scossa all'immobilismo dell'Amministrazione Penitenziaria e occorre maggiormente stimolare l'impegno dei politici sul fronte del dramma penitenziario''.

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