NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Caso Reggio in Commissione antimafia

     

     

    Caso Reggio in Commissione antimafia. Lombardo "Situazione gravissima, Di Landro nel mirino"

    21 set 10 ''A Reggio Calabria sono 'sotto intercettazione' tutti i criminali dell'area. Tuttavia Giuseppe Pignatone - il procuratore di Reggio Calabria- non mi dice se in quelle intercettazioni ci sono notizie relative alle intimidazioni, alle bombe, contro il magistrato Salvatore Di Landro". Antonio Vincenzo Lombardo, ascoltato oggi in Commissione Antimafia, ha fatto il punto delle indagini in corso a Catanzaro sulle bombe contro il Procuratore capo. "E' una situazione grave, la sicurezza non è assicurata e deve esserci qualche collusione interna. L'anomalia riscontrata all'autovettura è di giugno, ma noi ne siamo stati messi a conoscenza solo a metà agosto. Catanzaro può fare solo le investigazioni, ma la sicurezza deve essere garantita dal Comitato per l'ordine e la sicurezza di Reggio al quale partecipano anche i procuratori Capo". Quella che grava su Di Landro, ha aggiunto Lombardo, "é una minaccia oggettiva. Di minacce ce ne sono sempre state, ma oggi hanno raggiunto un livello elevato, di gravità inaudita. Non si è mai arrivati, ad esempio, ad episodi come la bomba piazzata davanti al portone di casa di un procuratore. La matrice è sicuramente di 'ndrangheta, ma e' difficile individuare una provenienza specifica". Su Di Landro il Procuratore di Catanzaro ha detto ancora:" lui ha attirato l'attenzione di pezzi di 'ndrangheta della quale, in questi anni, e' emersa la gestione unitaria in luogo della federata, formata da 'ndrine. Questa logica puo' far pensare ad una gestione unitaria degli attentati e delle intimidazioni ma è un fatto che si deve provare".

    Di Landro nel mirino "La situazione è di massimo allarme: le minacce contro i magistrati in passato ci sono sempre state. La novità è che ora si è passato alle vie di fatto". Il Procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro, Antonio Lombardo, che indaga sugli attentati al Procuratore Generale di Reggio Calabria, Salvatore di Landro non lesina gli aggettivi: situazione gravissima, insufficienze di quantità e qualità tra le gli investigatori, carenze negli organici della magistratura. Tanto da da dire, appena terminata l'audizione davanti all'Antimafia che la minaccia diretta nei confronti del Procuratore Generale di Reggio "è diretta. E' una minaccia reale". Di Landro rischia la vita? "Spero di no", risponde allargando le braccia e alzando le spalle il magistrato ascoltato oggi per oltre due ore dalla commissione di inchiesta dopo la serie reiterata di attentati, sabotaggi alle macchine dei magistrati (compresa quella del Procuratore Capo a cui sono stati svitati dei bulloni in uno dei garage del centro direzionale che ospita gli uffici giudiziari), intimidazioni e lettere minatorie. E non è detto che il peggio non debba ancora venire: "Se una Procura firma 70 ordinanze come è accaduto nella operazione 'Il crimine' (dello scorso luglio) è chiaro che ci possono essere ancora "reazioni e ritorsioni". Secondo il Procurato Lombardo "Di Landro è seguito. La cosa è grave". Lombardo ha parlato anche del "cambio di passo" che il Procuratore Generale di Reggio ha imposto nel contrasto alla 'ndrangheta. "Sicuramente questo ha inciso. Ma Di Landro lo 'aggancià ad un fatto specifico, che porta ad un certo terreno. Ci deve dire lui quali atti ha compiuto che possono aver procurato tre attentati nei suoi confronti da gennaio ad oggi"

    Ndrangheta in giacca e cravatta. Profilo nuovo, borghese, magari imprenditoriale, sicuramente "in giacca e cravatta" quella della 'ndrangheta di oggi, quella che e' dietro le bombe di Reggio Calabria. Antonio Vincenzo Lombardo,Procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro, ascoltato oggi dall'Antimafia ha parlato di "cellule criminali" che "sono ormai un misto di impresa e di violenza: quando può evita di far scorrere sangue. C'é quella 'militare', il killer, l'azionista e l'imprenditore. Questa - spiega - è ormai la mafia". In questo quadro entra anche la politica. "Ci può essere, certo, anche se a livello molto locale", spiega Lombardo alle domande dei componenti della Commissione. Diventa, dunque, sempre più importante alimentare quel 'flusso di conoscenza' di cui il Presidente della Commissione parlamentare, Beppe Pisanu, ha parlato ad inizio dell'audizione. Il procuratore Lombardo spiega quale sia la situazione delle indagini e dell'interscambio di notizie con il collega Giuseppe Pignatone, capo della procura di Reggio Calabria: "Con lui c'é impegno a scambiarci tutte le informazioni di cui veniamo a conoscenza. Tuttavia, se io non avessi lavorato per tanti anni a Reggio Calabria, non credo che sarei informato di tante cose che accadono in quel territorio".

     

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

Video

Video: caso Reggio

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore