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    Sette tonnellate di esplosivo T4 sequestrate nel porto di Gioia. Era diretto in Iran

     

     

    Sette tonnellate del potente esplosivo T4 sequestrate nel porto di Gioia Tauro. Era diretto in Iran

    21 set 10 Un container, all'interno del quale erano nascoste circa 7 tonnellate del potente esplosivo T4, e' stato intercettato e sequestrato questa sera dalla polizia nel porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria) nascosto in un container tra sacchi di latte in polvere. Il sequestro e' avvenuto al termine di una complessa attivita' investigativa, di carattere internazionale. L'operazione e' stata compiuta dalla squadra mobile della questura di Reggio Calabria e dalla Guardia di finanza, con la collaborazione dell'Agenzia delle dogane. Il carico, secondo quanto emerso, proveniva dall'Iran ed era diretto in Siria. Gli uomini della squadra mobile della questura di Reggio Calabria, della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle dogane stanno compiendo ulteriori accertamenti sul carico e sul suo percorso. Per ora l'ipotesi sulla quale si lavora con maggiore intensita' e' quella del traffico internazionale di esplosivo e non di un rifornimento per la criminalita' organizzata italiana. L'operazione, a quanto si e' appreso, e' cominciata alla fine di agosto per proseguire poi fino all'accertamento della reale natura del carico. Quando gli investigatori hanno aperto il container si sono trovati di fronte a quello che avrebbe dovuto essere il reale contenuto: sacchi di juta pieni di latte in polvere. Una volta rimossa la muraglia di sacchi che erano in evidenza, piu' o meno a meta' del container, c'era l'esplosivo, gia' diviso in panetti. Il T4, meglio conosciuto come ciclotrimetilene trinitramina o Rdx, e' un esplosivo militare usato da quasi tutti gli eserciti del mondo ed e' il maggior componente del piu' noto C4, in cui compaiono altri composti quali nitrocellulosa ed altri componenti inerti. Il Semtex, uno degli esplosivi il cui uso e' stato spesso accertato nell'esecuzione di molti attentati, e' un esplosivo a base di pentrite e T4. E a base di T4 sono stati confezionati anche gli ordigni utilizzati nelle stragi di mafia del 1992 e del 1993, da quelle in cui furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e per gli attentati di Milano, Roma e Firenze, ma anche per il disastro di Ustica e per le stragi alla stazione di Bologna e quella del Rapido 904. Ma in questo caso, anche per la provenienza e la destinazione del carico sequestrato, gli investigatori privilegiano la pista del traffico internazionale di esplosivo.

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