Ndrangheta milanese alla sbarra, sentito Perre - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Ndrangheta milanese alla sbarra, sentito Perre

16 set 10 Ha risposto per un'ora e mezza alle domande del giudice, difendendosi dalle accuse e spiegando di aver "sempre lavorato in maniera lecita", Antonio Perre, presunto affiliato della 'ndrangheta a Milano, che nei giorni scorsi si e' costituito ai carabinieri dopo una latitanza durata circa 10 mesi. Perre, 26 anni, ritenuto dagli investigatori il 'reggente e factotum' della cosca Barbaro-Papalia e cugino del boss Salvatore Barbaro (già condannato per associazione mafiosa), è imputato nel procedimento 'Parco Sud' sulle infiltrazioni mafiose nel settore edile e del movimento terra nella zona sud-ovest dell'hinterland milanese. Perre, difeso dall'avvocato Maria Teresa Zampogna, rispondendo alle domande del gup di Milano Donatella Banci Buonamici, ha spiegato di essere sfuggito all'arresto perché è "molto giovane ed ero spaventato". Secondo l'accusa, avrebbe gestito gli affari della società Edil Company, attiva nel settore edile e riconducibile a Salvatore Barbaro. "Ho sempre avuto rapporti di lavoro leciti", ha detto. Dopo l'interrogatorio, è cominciata l'udienza preliminare nella quale il presunto 'reggente e factotum' della cosca Barbaro-Papalia è imputato assieme a una ventina di persone, tra cui lo stesso Salvatore Barbaro. Udienza che è stata subito rinviata al prossimo 30 settembre, perché i legali hanno chiesto termini a difesa. Il pm, infatti, ha depositato 6 faldoni di atti, tra cui anche alcuni relative alla recente maxi-inchiesta 'Infinito' che, nel luglio scorso, ha portato a 160 arresti per 'ndrangheta in Lombardia. In particolare, ha depositato intercettazioni che riguardano Salvatore Barbaro e altri componenti del clan.