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    Protocollo d’intesa sul Ponte dello Stretto tra le universita’ di Reggio e Messina

     

     

    Protocollo d’intesa sul Ponte dello Stretto tra le universita’ di Reggio e Messina. Il ponte come ricerca scientifica

    10 set 10 Si è tenuta oggi, presso il rettorato dell’Università degli Studi di Messina, la firma del protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Messina, l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, la Società Stretto di Messina, il Contraente generale Eurolink, il Project management Consultant Parsons Transportation Group e Sviluppo Italia Sicilia, finalizzato a creare opportune forme di collaborazione per l’intera durata della realizzazione dell’Opera. Il Protocollo risponde alla necessità condivisa di avviare in sinergia un processo di coordinamento, utilizzando ciascuna parte le proprie risorse umane, strutture e competenze (vedi di sintesi del Protocollo). Il documento è stato sottoscritto dal Professor Francesco Tomasello, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Messina, dal Professor Massimo Giovannini, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Pietro Ciucci, Amministratore delegato Stretto di Messina, Michele Leone, Amministratore delegato Eurolink, William Price, Amministratore Delegato Parsons Italia, Vincenzo Paradiso, Direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia. “Il protocollo sottoscritto oggi con le Università di Messina e Reggio Calabria - ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli - testimonia l’importanza del Ponte non solo per lo sviluppo infrastrutturale ed economico del Mezzogiorno e del Paese ma anche per l’attrazione scientifica generata dall’opera. Attrazione ed interesse che si articoleranno sia nella fase costruttiva che in quella della reale fruizione producendo diffusa e sistematica presenza di soggetti e tecnici direttamente ed interamente interessati alla realizzazione ed alla manutenzione di tale infrastruttura. Con la firma del protocollo si dà vita ad un polo scientifico, un vero centro di eccellenza cui potranno fare riferimento anche gli studenti, gli addetti ai lavori, gli appassionati. “Pertanto con viva soddisfazione ribadisco l’impegno del governo per la realizzazione di quest’opera così ingegnosa e foriera di vantaggi per l’intero Sud del Paese”. Il Presidente dell’Anas e Amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nell’occasione ha dichiarato: “Ho sempre creduto che il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina costituisse di per sé un grande laboratorio di ricerca, portando grandi vantaggi per l’intero sistema Italia ed in particolare per le regioni direttamente interessate, la Calabria e la Sicilia, e per le relative Università. Oggi, con l’avvio dei lavori, finalmente questo laboratorio prende corpo dando luogo a concrete e reali opportunità per la ricerca, la formazione, l’occupazione e lo sviluppo d’impresa. Il progetto ponte è infatti in grado di promuovere relazioni tra Scienza - Tecnologia - Territorio - Mercato che collegano l’innovazione alla valorizzazione delle risorse presenti sul territorio. Rappresenta inoltre una occasione unica per riportare l’attenzione internazionale sul Paese ed in particolare sul Mezzogiorno d’Italia in ordine alla capacità di realizzare un’Opera altamente complessa, con importanti riflessi sulla capacità di attrarre investimenti. Questo Protocollo è un altro impegno che la Stretto di Messina aveva assunto nel tempo e che oggi ha mantenuto”. “Si firma oggi - ha dichiarato il Rettore dell’Università di Messina, Professor Francesco Tomasello -un importante accordo tra l’Università di Messina, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, la Società Stretto di Messina e le Società chiamate alla realizzazione dell’opera Ponte sullo Stretto. La collaborazione sarà incentrata su progetti di alta formazione, di ricerca scientifica e di trasferimento tecnologico coinvolgendo i migliori laboratori dei due Atenei in rapporto a tematiche scientifiche connesse alla infrastruttura. Si tratta di una straordinaria opportunità offerta ai nostri giovani e ai nostri ricercatori, oltre che una premessa utile al fine di poter incubare nuove imprese attraverso il volano di società impegnate nell’impiego di alte tecnologie in ambito internazionale. Non può sfuggire peraltro la novità di una cooperazione tra le due Università che avrà sicuramente importanti ricadute su altre scelte strategiche interuniversitarie in un territorio che presenta note criticità socio-economiche. Le Università non sono chiamate a discutere sul valore e sul ruolo della infrastruttura o sulle modalità della sua realizzazione ma solo ed esclusivamente sulle iniziative istituzionali pertinenti alla missione accademica”. “Le infrastrutture - ha dichiarato il Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Professor Massimo Giovannini - considerate nel loro complesso (porti, aeroporti, strade, ferrovie), sono come i web-link, sono l’informatica materiale, una condizione essenziale per promuovere rapporti commerciali e scambi di merci. Il protocollo di oggi aggiunge una valenza ulteriore, favorisce il flusso di idee e di esperienze, promuove la formazione e il trasferimento degli esiti della ricerca per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Sviluppo centrato sul ponte e sul suo indotto. Il protocollo odierno può consolidare il senso di appartenenza ad una condizione geografica unica, l’area dello Stretto. Luogo di forte identità. Abitato da abitanti consapevoli di abitare una condizione particolare, irripetibile. Luogo di leggende e di racconti fantastici, disegni di viaggiatori e descrizioni letterarie. Luogo mitico, posto mirabilmente al centro del Mediterraneo che è come dire al centro della sua storia millenaria. Reggio e Messina sono città metropolitane che gli eventi spingono a ragionare assieme. A conurbarsi, come esito naturale di spinte razionali e emozionali. Ad unire i propri destini, a rinsaldare gli innumerevoli aspetti della propria vicinanza. Il ponte, la lenta maturazione della sua realizzazione, potrebbe contribuire a realizzare questa unione che è materiale e immateriale. È collegamento fisico e, nel contempo, mentale che proietta l’area dello Stretto e l’immaginario collettivo delle sue genti nello sconfinato mondo delle opportunità del Mediterraneo. Ancora una volta, nella storia, al centro dell’uomo e delle sue attività. Potrebbe consentire all’Italia e all’Europa di proiettarsi verso il Mediterraneo e verso i paesi del nord Africa che vivono una stagione di grande sviluppo economico e che sono destinati a diventare interlocutori importanti del futuro del nostro Paese. In particolare, le Università di Reggio e Messina, unite da questo protocollo, intendono fondare, con le competenze dei propri ricercatori, un laboratorio permanente di idee e progetti, di opere e speculazioni scientifiche per rendere concreto lo sviluppo dell’intera area dello Stretto.

    Sintesi del protocollo

    Formazione, Ricerca, Trasferimento Tecnologico, erogazione di servizi e prestazioni strumentali alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Sono questi i temi disciplinati dal protocollo d’intesa firmato oggi tra Stretto di Messina, il Contraente generale Eurolink, il Project management Consultant Parsons Transportation Group, l’Università degli Studi di Messina, l’Università degli Studi Mediterranei di Reggio Calabria e Sviluppo Italia Sicilia. In particolare:
    Formazione - Saranno promossi di comune intesa opportuni percorsi formativi finalizzati alla creazione di competenze e figure professionali da utilizzare durante le varie fasi di realizzazione dell’Opera. A tale fine Stretto di Messina, Eurolink e Parsons, valuteranno, in funzione delle esigenze, la necessità di mettere a disposizione strutture e competenze tecniche aziendali per lo svolgimento di project works, stages e borse di studio nonché a contribuire all’organizzazione di workshop e di attività seminariali in sinergia con le competenti strutture delle Università su temi di reciproco interesse.
    Ricerca e Trasferimento Tecnologico - Il Protocollo prevede l’elaborazione e la presentazione di progetti di ricerca, di trasferimento tecnologico e di potenziamento di laboratori in aree e settori di reciproco interesse. Contestualmente Stretto di Messina, Eurolink e Parsons hanno dichiarato la propria disponibilità ad accogliere presso le proprie strutture dottorandi e assegnisti per sviluppare attività di ricerca su proposte progettuali condivise. In particolare Eurolink collaborerà con i ricercatori universitari attraverso la messa a disposizione, in forme opportune e nell’ambito di progetti di ricerca condivisi, i dati relativi al monitoraggio effettuato durante la realizzazione delle opere. Sviluppo Italia Sicilia gestirà in sinergia con le Università le attività di trasferimento tecnologico e di creazione d’impresa presso l’ “incubatore d’impresa” collocato nel polo scientifico di Papardo.
    Servizi e Prestazioni - Stretto di Messina, Eurolink e Parsons potranno coinvolgere di volta in volta, attraverso appositi accordi, le Università che manifestano fin d’ora la propria disponibilità, nell’erogazione di servizi e prestazioni professionali strumentali alla realizzazione dell’Opera.
    Collaborazioni interuniversitarie - Le Università promuoveranno opportune forme di collaborazione con le altre Università della regione Siciliana e della regione Calabria il cui contributo è considerato prioritario nell’ambito degli obiettivi del Protocollo.
    Comitato di Coordinamento - Le attività previste dal Protocollo che Stretto di Messina, Eurolink, Parsons e Sviluppo Italia Sicilia attiveranno con il coinvolgimento delle Università sono valutate, definite, promosse e coordinate dal Comitato di Coordinamento composto dai rappresentanti dei firmatari e presieduto dalla Stretto di Messina. 

     

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