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    Arresti ai "papaniciari", contestati nuovi reati

     

     

    Arresti ai "papaniciari", contestati nuovi reati

    10 set 10 "Quelli che gli contestiamo adesso, sono reati diversi da quelli per i quali nel novembre del 2008 sono stati raggiunti da decreto di fermo e da successiva ordinanza di custodia cautelare in carcere". Così il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Giuseppe Borrelli ha spiegato le motivazioni delle nuove ordinanze di custodia cautelare in carcere notificate dalla polizia a nove presunti affiliati alle cosche dei Papaniciari e Vrenna - Corigliano - Bonaventura, considerate agemoni a Crotone, già indagati, ed alcuni anche condannati, nel processo di primo grado scaturito dalle operazioni Herakles e Perseus. "E' stata fatta una valutazione attenta - ha aggiunto il questore di Crotone, Giuseppe Gammino - anche se può sembrare un po' tardiva, e sono stati contestati nuovi fatti di reato consumati prima del 2008, ma che nelle operazioni Herakles e Perseus non erano stati valutati in sede di richiesta di misura cautelare nei confronti dei medesimi soggetti arrestati oggi". Uno dei destinatari delle nuove misure cautelari, Rocco Aracri, di 26 anni, era agli arresti domiciliari, mentre gli altri otto sono già detenuti in carcere. Si tratta di Pantaleone Russelli (37), ritenuto reggente dell'omonima cosca, Domenico Elia (34), Domenico Pace (33), Vincenzo Frandina (35), Salvatore Sarcone (34), Luigi Foschini (59), Mario Cimino (27) e Benito Macrì (40). I nuovi riscontri investigativi sono stati raccolti dagli uomini dello Sco e delle squadre mobili di Crotone e Catanzaro. Tra i reati contestati dal gip di Catanzaro Antonio Battaglia, figurano associazione mafiosa, detenzione illegale di arsenali, estorsioni e danneggiamenti a imprenditori, traffico di droga. L'arresto era stato chiesto dalla Dda di Catanzaro, tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009, per 37 persone, ma per 11 il gip si è dichiarato incompetente in quanto le stesse, nel frattempo, sono state già rinviate a giudizio per i fatti contestati (tra loro anche l'ex consigliere comunale del Pd Giuseppe Mercurio) e la loro posizione è ora al vaglio del Tribunale di Catanzaro. Per altre otto persone, invece, il gip ha rigettato la richiesta in quanto sono già state assolte per tutti i capi in contestazione in un giudizio abbreviato. Per altri nove indagati, infine, il Gip non ha poi ritenuto di dover accogliere la richiesta di provvedimenti restrittivi con motivazioni diverse.

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