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    Un “Pacchero alla ndrangheta” consegnato il premio a Rosanna Scopelliti

     

     

    Un “Pacchero alla ndrangheta” consegnato il premio a Rosanna Scopelliti

    06 set 10 E’ stato il Prefetto di Cosenza, Antonio Reppucci, a consegnare il Pacchero d’argento a Rosanna Scopelliti, presidente della Fondazione intitolata al padre, il compianto giudice Antonino Scopelliti caduto per mano delle cosche il 9 agosto del 1991. Un Pacchero alla ‘ndrangheta. E’ questo il messaggio lanciato dal laboratorio politico-culturale La Calabria che non c’è che ha istituito il premio da destinare ogni anno alle persone che quotidianamente combattono in prima linea contro la criminalità organizzata. La cerimonia di consegna si è svolta ieri sera 5 settembre a San Pietro in Guarano, sul sagrato della Chiesa di Santa Maria in Gerusalemme, con la partecipazione di Salvatore Magarò, Presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria e dell’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri. <Gli arresti e le condanne da soli non bastano per contrastare la ‘ndrangheta – ha detto Magarò, ideatore del premio ed ispiratore de La Calabria che non c’è – Serve lo sforzo congiunto di tutti. Ognuno deve fare la sua parte e ciascuno deve compiere coscientemente il suo dovere. Se la società nel suo complesso funziona e sa eliminare comportamenti scorretti, favoritismi, privilegi, raccomandazioni potrà tagliare la malerba di cui si nutre e che fa prosperare le mafie. Bisognerebbe cominciare ad affrontare l’argomento ‘ndrangheta durante le ore di lezione – ha aggiunto il presidente dell’Antimafia calabrese - Bisognerebbe parlare di storia della mafia durante l’ora di storia, di ecomafie nell’ora di scienze e di doping nell’ora di ginnastica. Perchè la mafia teme più la scuola che la giustizia ed occorre allenare i ragazzi alla democrazia>. <Sono onorata di ricevere questo riconoscimento che voglio dedicare oltre che alla memoria di mio padre, a tutti i calabresi onesti, a coloro che quotidianamente scelgono nei fatti di non piegarsi allo strapotere vile e oppressivo della ‘ndrangheta, a coloro che non cedono alla logica del “diritto che diventa favore”, a coloro che sanno che l’unica strada possibile per onorare se stessi, la propria famiglia e lo stato a cui appartengono è quella difficile della legalità – ha affermato Rosanna Scopelliti nel ricevere il premio - Ringrazio con affetto e profonda stima il presidente Magarò e i ragazzi del laboratorio La Calabria che non c’è convinta che iniziative come questa di San Pietro in Guarano siano di fondamentale importanza sia per affrontare la necessità del ricordo dei nostri martiri uccisi per mano mafiosa, sia per far capire a coloro che ancora oggi negano la presenza della ‘ndrangheta, soprattutto nei comuni più piccoli, che chi ama davvero questa terra come i cittadini qui presenti che affollano la gradinata della chiesa parrocchiale, non hanno paura né di ammettere la presenza della ‘ndrangheta, nè tantomeno di combatterla>. Il pacchero d’argento è una creazione della gioielleria Carillon di Castiglione Cosentino. La serata è stata condotta da Orena Ventura, componente del Laboratorio politico-culturale La Calabria che non c’è.

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