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    Precari scuola, clima si surriscalda: pronti per manifestazione nazionale

     

     

    Precari scuola, clima si surriscalda: pronti per manifestazione nazionale

    03 set 10 ''Basta digiunare, ora bisogna organizzare le protesta nazionale'' dei precari: e' partita da Roma l'esortazione a unire le forze, per essere raccolta subito dopo a Palermo. Solo prove tecniche per un movimento unitario nazionale, che gridi con un'unica voce che ''la scuola pubblica si e' impoverita'' e che tagliando a colpi di mannaia non si va verso una scuola piu' efficiente. E per protestare anche un flash mob ''La fagiolata'' con romani e turisti invitati a indovinare il numero dei precari: ''I numeri dei precari noi li sappiamo - hanno detto i manifestanti - la Gelmini no, ci considera dei fagioli''. Ma mentre l'opposizione continua ad attaccarla, da Cernobbio il ministro assicura: ''L'attenzione del governo al tema dei precari e' alta. Stiamo utilizzando tutti gli spazi che abbiamo per poter dare loro una risposta e poter iniziare cosi' l'anno scolastico nel migliore dei modi''. E fornisce anche qualche dettaglio: ''Ho sentito l'assessore all'Istruzione della Campania dove abbiamo chiuso un importante accordo che ci consentira' di garantire un posto di lavoro a molti precari. Lo stesso accordo e' stato chiuso in Puglia e siamo in fase di definizione nel Lazio, in Basilicata e in Veneto''.

    A ROMA STOP SCIOPERO FAME, RECUPERIAMO LE ENERGIE: Hanno sospeso il digiuno di protesta, che avevano iniziato in nome della battaglia contro la condizione di precari, Giacomo Russo, trentenne siciliano, tra i primi a iniziare il 17 agosto, e Caterina Altamore, maestra palermitana a scadenza, da 14 anni costretta a cambiare periodicamente scuola. Hanno creato intorno a loro un movimento, dormendo in tenda davanti a Montecitorio, patendo il caldo e il freddo, e finendo anche in ospedale senza forze.

    NON SIAMO FANTOCCI: Caterina e Giacomo rifiutano di essere additati come fantocci in mano ai partiti: ''non c'e' niente di male nel difendere i propri diritti, se questo si chiama fare politica il ministro Gelmini ha ragione, facciamo politica'', hanno replicato in una conferenza stampa convocata al presidio, che da oggi ha anche un camper e che manterra' la postazione almeno fino all'8 settembre, quando con l'inizio dell'attivita' parlamentare e' stata convocata una nuova assemblea aperta per organizzare uno sciopero nazionale, forse a fine mese.

    A MILANO IN TRE VANNO AVANTI FINO A DOMANI: ''Ci sono momenti in cui senti la stanchezza e ti tremano le gambe - racconta Miriam Petruzzelli - ma stiamo bene e siamo determinati ad andare avanti'', almeno fino a domani, quando i precari in sciopero della fame a Milano, davanti all'Ufficio scolastico regionale di via Ripamonti, hanno convocato un'assemblea per decidere quali saranno i futuri toni della protesta. Intanto proseguono il presidio in tende e roulotte.

    IN CALABRIA E SICILIA BLOCCATE LE CONVOCAZIONI: Dopo Giacomo e Caterina anche gli altri precari palermitani hanno deciso di interrompere lo sciopero della fame. Intanto la Rdb-Usb scuola segnala che a Reggio Calabria, Cosenza e in Sicilia i manifestanti stanno ostacolando le convocazioni ''per dire no all'elemosina elargita dagli accordi che la Gelmini sta firmando con le Regioni''.

    STA MALE MA CONTINUA LA PROTESTA LA MAESTRA IN FRIULI: da tre giorni non mangia e dorme in macchina nella piazza di Maniago (Pordenone), per questo Maria Carmela Salvo, ha avuto stamani un piccolo malore ed e' stata costretta a chiedere l'intervento del 118. La donna pero' si e' rifiutata di andare in ospedale e ha assicurato che si idratera' come le e' stato prescritto: ''In ogni caso - come aveva annunciato, ripete - da qui non mi muovo''.

    ''NON CI MUOVEREMO DI QUI'', A NAPOLI IN 40 ALL'USR: Non hanno intenzione di desistere neanche i precari napoletani, una quarantina, che hanno trascorso la notte in tenda davanti alla sede della Direzione scolastica regionale della Campania. In mattinata il numero e' cresciuto, fino a piu' di 200 persone. Una ventina di autobus - la cui fermata e' nei pressi della sede della protesta - sono stati bloccati, con il traffico delle auto dirottato dalle forze dell'ordine. Una donna e' salita sul tetto dell'edificio e ha fissato ai pennoni una bandiera del coordinamento precari della scuola.

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