NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Scopelliti presenta la cura sanita': 14 ospedali da chiudere, 4 mln da risanare

     

     

    Scopelliti presenta la cura per la sanita': 14 ospedali da chiudere, 4 mln di euro da risanare

    01 set 10 Una lista di 14 ospedali da chiudere o riconvertire, posti letto da tagliare, un debito ingombrante e ancora da definire con cui fare i conti, la costante fuga di pazienti da arginare. Per i calabresi è l'era dell'austerity in sanità. E non saranno poche le decisioni scomode che il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, dovrà far 'digerire' alla popolazione. Così il governatore ha pensato di preparare il terreno. Primo passo: il battage mediatico. I mesi di luglio e agosto sono stati 'roventi'. I calabresi si sono trovati sullo schermo della tv per due volte al giorno tabelle con dati allarmanti che descrivono lo stato attuale della sanità, seguite da un lungo discorso in cui il loro presidente snocciola i dettagli del piano di 'salvataggio' in programma. Lo staff di Scopelliti ha prodotto due messaggi: uno in forma di spot e infarcito di numeri, lungo 3 minuti, l'altro più statico (inquadratura a mezzo busto fissa su Scopelliti) di 22 minuti. E per garantire una copertura a tappeto di tutta la regione, sono stati acquistati spazi televisivi praticamente in tutte le tv locali, almeno una trentina. Costo dell'operazione: 70-80 mila euro. "Abbiamo un piano di rientro da attuare e una rete ospedaliera da riorganizzare. Imprese non da poco", spiega Scopelliti.

    Salute. "Bisogna spiegare bene ai cittadini cosa accadrà, far loro capire che i sacrifici sono necessari. Così come è un'esigenza anche la chiusura e la riconversione di alcuni ospedali. Perché non possiamo accettare che i nostri siano presidi di morte, anziché di salute". I nodi da sciogliere sono tanti, a cominciare dalle condizioni della rete ospedaliera. In Calabria si contano 73 strutture, tra pubbliche (37) e private (36), per un totale di 8.874 posti letto. Di queste solo 4 superano i 400 posti letto, 20 ne hanno meno di 100 e ce ne sono persino alcune che non vanno oltre i 18 posti letto. Taurianova, Palmi, Oppido Mamertina: è la piana di Gioia Tauro il regno dei mini-ospedali. "In tutta la regione abbiamo contato 11 strutture a rischio sicurezza", spiega Scopelliti. Per non parlare dei costi: 623 euro per mantenere un posto letto nel presidio Pentimalli di Palmi, 521 nell'ospedale civile di Siderno, 416 nel presidio 'Maria Pia di Savoia' di Oppido Mamertina. E se all'ospedale di Vibo Valentia c'è un medico ogni due posti letto e più infermieri che posti letto, ed è ormai leggenda il caso dell'ospedale di Gioia Tauro in cui sono in servizio 26 cuochi nonostante il servizio mensa sia esternalizzato, Cosenza è in affanno per la carenza di personale e "spendiamo ben 10 milioni di euro in straordinari", sottolinea Scopelliti. C'è un problema di riorganizzazione da affrontare e un numero delicato con cui fare i conti: quello dei dipendenti in esubero, all'incirca 3.500, come si sottolinea anche nello spot tv. Qualcosa, spiegano dall'entourage del presidente, si dovrà fare su questo fronte. Ma il ventaglio di possibilità da vagliare è il solito, si va dai ricollocamenti ai pensionamenti. Sono comunque in cantiere provvedimenti su cui si saprà qualcosa di più in occasione di un incontro fissato per il 7 settembre, salvo cambiamenti dell'ultimora. Un incontro durante il quale verrà anche resa nota la lista definitiva dei 14 ospedali da chiudere e riconvertire. La lista delle 'cose da fare' per Scopelliti non finisce qui: urgente la riduzione degli sprechi, a cominciare dai ricoveri inappropriati che in Calabria sono il 16,7% (dato 2008); anche l'area dell'emergenza urgenza deve essere pesantemente rivista e i servizi territoriali, come anche l'assistenza domiciliare e la residenzialità extraospedaliera, vanno potenziati per garantire una serie di prestazioni di media intensità e decongestionare gli ospedali, da riservare invece alle acuzie. La tanto annunciata riconversione (che riguarderà una decina di strutture, mentre dalle 3 alle 5 saranno chiuse) servirà anche a questo: dar vita a 'case della salute' in cui ospitare servizi di base e per la cronicità', e creare punti di primo intervento. Il più ambizioso dei progetti è però quello di fermare l'emorragia di pazienti, da anni in fuga verso altri servizi sanitari regionali. L'emigrazione dei malati pesa sulle casse della Calabria per 238 milioni di euro. Fermare i viaggi della speranza "è fondamentale", riflette Scopelliti. L'obiettivo sarebbe, indicativamente, di ridurre la mobilità attiva del 10% ogni anno fino ad azzerarla. "Con una buona politica e un'attenta amministrazione si possono recuperare ingenti risorse", assicura nei suoi messaggi televisivi Scopelliti. Il governatore stima di poter risparmiare, contenendo la spesa sanitaria, fino a 150 milioni di euro nel 2011, e anche 250 nel 2012. Ma, prima di tutto, dovrà abbattere il muro di diffidenza della popolazione. Il presidenze ha più volte annunciato che non si farà intimidire. L'ultima rassicurazione qualche giorno fa, dopo che alla sede della presidenza della Giunta regionale, a Palazzo Alemanni a Catanzaro, è stata recapitata una busta con polvere sospetta e un biglietto in cui sembra si accennasse proprio alla situazione sanitaria della regione.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore