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    Lite in sala parto, ancora nessun provvedimento. Le scuse dell'Ordine dei medici

     

     

    Lite in sala parto, ancora nessun provvedimento. Le scuse dell'Ordine dei medici

    01 set 10 ''Abbiamo sentito oggi il professor Vincenzo Benedetto che ci ha dato la sua versione dei fatti e che nega che ci sia stata una colluttazione con il dottor Antonio De Vivo e che la lite si sia svolta in sala parto; a questo punto aspettiamo di sentire altri testimoni e di avere dall'ordine dei medici di Reggio Calabria la versione di De Vivo prima di prendere qualsiasi decisione''. Lo dice il presidente dell'ordine dei Medici di Messina, Giacomo Caudo, dopo avere sentito in commissione di disciplina il professore Vincenzo Benedetto, uno dei medici coinvolti nella lite in sala parto al Policlinico. ''Cercheremo dunque - prosegue Caudo - di ottenere nei prossimi giorni altre testimonianze per capire bene come siano andati i fatti prima di decidere una eventuale sospensione''

    Le scuse dell'ordine dei medici

    ''Le nostre scuse e la nostra determinazione per una valutazione disciplinare rapida, rigorosa ed esemplare'': si esprime cosi' il presidente della federazione dell'ordine dei medici, Fnomceo, Amedeo Bianco, su quanto avvenuto a Messina, dopo approfondita consultazione con i presidenti degli Ordini di Messina e di Reggio Calabria, unici titolari delle azioni disciplinari. Alle scuse Bianco aggiunge la dichiarazione di impegno ''affinche' i fatti riportati abbiano un immediato vaglio della disciplina deontologica. In queste ore, i presidenti degli Ordini di Messina e Reggio Calabria - ai cui Albi sono iscritti i medici coinvolti e che sono quindi primi e unici titolari dell'azione disciplinare - hanno confermato l'avvenuta convocazione d'urgenza dei professionisti, per l'avvio delle procedure disciplinari''. Agli stessi presidenti, nel rispetto delle loro autonome competenze, ha aggiunto Bianco, e' stato messo a disposizione ogni supporto della Fnomceo ritenuto utile ''per un'azione disciplinare rapida nei tempi, rigorosa nel rispetto delle norme vigenti ed esemplare, ancorche' commisurata ai fatti accertati. In questo contesto, ogni altro nostro commento riguardante i fatti specifici e' da ritenersi inopportuno, potendo configurare un pregiudizio nel procedimento disciplinare''. ''In un contesto di grande amarezza e sconcerto - ha quindi aggiunto Bianco - le prime parole che vorrei esprimere a commento dei fatti avvenuti a Messina sono di scuse alla madre, al bambino, alla famiglia e a tutti i cittadini fortemente e negativamente colpiti dalla cronaca della vicenda. Sono le stesse considerazioni che il ministro Fazio, con grande sensibilita' umana e professionale, oltre che istituzionale, ha ritenuto dover formulare di persona; queste ben rappresentano il comune sentire di tutta la nostra Professione che, da sempre, ha posto al centro del proprio agire tecnico, etico e civile il rispetto e la tutela della Salute e della Vita dei pazienti. Chi dimentica od omette questi principi fondanti colpisce il rapporto di fiducia fra medici, cittadini e istituzioni, un valore che la nostra Deontologia promuove e custodisce con rigore''

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