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    Stancato (Confcoop) “Codificare i reati di stalking imprenditoriale”

     

     

    Stancato (Confcoop) “Codificare i reati di stalking imprenditoriale”

    30 ott 10 “Credo che sia tempo di introdurre o riformare l’ordinamento italiano con nuovi interventi che mirino a codificare gli atteggiamenti ‘ndranghetisti verso gli imprenditori, questo stalking perpetrato ai danni degli imprenditori, deve essere configurato come reato, con pene inasprite proprio perché reato di ndrangheta”. È questa la proposta di Katia Stancato per intensificare la lotta al crimine in Calabria a favore degli imprenditori onesti. Il presidente di Confcooperative Calabria è intervenuta con queste parole al convegno sulla legalità promosso da iDEE, l’associazione delle donne del credito cooperativo, che si è svolto a Gerace. “E lo stalking è subito anche dagli agricoltori – precisa Katia Stancato - che in molti casi finiscono per abbandonare i propri campi ormai svalutati dai ripetuti danneggiamenti.” “Per fare le dovute distinzioni – continua Katia Stancato – ed identificare il lavoro onesto, che in Calabria è tanto, Prefetture e Camere di Commercio potrebbero approntare uno strumento di qualificazione o di certificazione, una sorta di bollino verde, che consenta a tutti di identificare le aziende sane di questa regione”. “Credo che un generico piano per il Sud – precisa il presidente Stancato, ampliando lo scenario – qui sia ancora insufficiente, incompleto: va approntato un programma articolato di incentivi, strumenti per l’economia d’impresa, ma anche per la riproduzione del capitale sociale, per la promozione sociale e per la propensione alla cooperazione, che non è solo una modalità societaria scelta da singoli per fare impresa, ma significa fare, progettare insieme lo sviluppo di un territorio o di un settore. Il progetto della cooperazione tra imprese, Istituzioni, banche locali, condiviso e insieme costruito è un progetto meno vulnerabile e più forte, perché radicato nelle esigenze sociali, produttive o di lavoro di quel territorio e perché tutti i coinvolti saranno disponibili a difenderlo come proprio”. Alla convention, aperta dal saluto di Antonio Bilotta, presidente di Federcasse Calabria, sono intervenuti anche Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria; Alessandro Azzi, presidente nazionale Federcasse; Don Pino De Masi e Cristina Donà, presidente di iDEE. Hanno portato la loro testimonianza anche due eccellenze della cooperazione calabrese: “Cangiari” prima esperienza di mercato equo e solidale in Calabria, promosso dal consorzio sociale Goel e la cooperativa Valle del Marro, che coltiva terreni confiscati alla criminalità nella Piana di Gioia Tauro.

     

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