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    Pignatone: riconosciuta fondatezza impianto accusatorio

     

     

    Pignatone: riconosciuta fondatezza impianto accusatorio

    28 ott 10 “La sentensa della Corte d’assise di Palmi ha riconosciuto la fondatezza dell’impianto accusatorio su tutti i punti essenziali della ricostruzione dei rapporti tra le cosche Piromalli, Molé e Alvaro”. Lo afferma, in una dichiarazione all’ANSA, il Procuratore della Repubblica di Reggio calabria, Giuseppe Pignatone. “E’ stata riconosciuta anche – aggiunge Pignatone – la presenza delle cosche nel porto di Gioia Tauro, del condizionamento mafioso esercitato su alcune delle imprese operanti nel porto di Gioia tauro e della capacità di instaurare rapporti con imprenditori e professionisti non calabresi di cui pure è stata riconosciuta la responsabilità penale. In sintesi, i giudizi di primo grado, con il rito ordinario e con quello abbreviato si sono conclusi con la condanna per reati di mafia di 20 dei 25 imputati”. “Per quanto riguarda la posizione degli imputati assolti – conclude il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria – valuteremo l’eventuale impugnazione della sentenza dopo averne letto le motivazioni”.

     

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