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    Il Comune di Saracena dice no ai rifiuti a Cammarata

     

     

    Il Comune di Saracena dice no ai rifiuti a Cammarata

    28 ott 10 Un megaimpianto per il trattamento di rifiuti speciali e pericolosi, provenienti da ogni parte d'Italia, nella Piana di Cammarata. L’Amministrazione Comunale boccia il progetto: fatto di inaudita gravità. Il Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari è fonte di occupazione per un intero territorio. «Il Distretto, tutelato da specifica Legge Regionale (la n. 21 del 13/10/2004), è una delle fonti principali per l'occupazione nell'ambito dell'intero territorio e, dunque, volano economico imprescindibile per lo sviluppo del comprensorio. I grandi stabilimenti lattiero-casearii, di lavorazione delle carni, nonché le piantagioni di prodotti noti e apprezzati in tutta Europa, tutti operanti a ridosso dell'area individuata per l'impianto, subirebbe un immediato e gravissimo danno non solo di immagine, ma con ulteriore danno per la qualità dei prodotti. Pertanto le ricadute economiche per l'economia dell'intera area della Sibaritide sarebbero disastrose. I trentamila addetti al settore, in una contingenza economica internazionale delicata e critica come quella attuale, rappresentano, oggi più che mai, un patrimonio che non deve essere messo in discussione da interessi privati, pure legittimi, ma che non possono in alcun modo contrapporsi alla politica di occupazione e sviluppo sancita e consolidata, negli anni, dalla storia stessa di questa terra. Le iniziative imprenditoriali devono essere coerenti con le vocazioni del territorio e con le necessità e i diritti delle popolazioni che lo abitano. Una dissonanza o, come nel caso in questione, una drammatica dicotomia non può che creare danno economico e conflitti sociali. L'Amministrazione Comunale di Saracena contrasterà nei modi consentiti, ma con la massima fermezza, anche questa sciagurata proposta che, oltre a un danno all'intero territorio, determinerebbe un danno ulteriore al territorio del Comune di Saracena stesso, che del corretto smaltimento dei rifiuti e della promozione turistica a livello nazionale ed internazionale ha fatto punti di forza del proprio programma di sviluppo e di gestione del territorio. Invitiamo, inoltre, le Parti sociali, le Forze politiche, gli Enti locali, l'Amministrazione provinciale e regionale a far fronte unico a tutela delle centinaia e centinaia di famiglie che nel comparto agroalimentare della Piana di Sibari trovano lavoro e benessere».

     

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