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Diminuiscono ingressi illegali in Italia ma aumentano in Calabria e Puglia
Diminuiscono gli ingressi illegali in Italia ma aumentano in Calabria e Puglia 22 ott 10 In Italia tra gennaio e agosto c'e' stato un ''drastico calo'' degli ingressi illegali sul fronte dell'immigrazione nell'ordine del 72% sullo stesso periodo del 2009. Sono i dati riferiti da Gell Arias Fernandez, vicedirettore dell'Agenzia europea per le frontiere, Frontex, in un incontro con la stampa a Varsavia. Nei primi otto mesi dello scorso anno gli ingressi illegali erano stati 7.863, mentre nello stesso periodo del 2010 sono stati 2.233, e sono avvenuti pressoche' per intero attraverso le frontiere marittime. Le uniche regioni dove si e' registrato un fenomeno opposto sono la Puglia e la Calabria dove ci sono stati 1.307 ingressi nel 2010 contro i 242 del 2009 con un aumento del 440% nei primi otto mesi. Un aumento che secondo Arias Fernandez e' in parte legato anche al nuovo fenomeno dell'arrivo di immigrati clandestini attraverso yacht anziche' attraverso ''carrette del mare'' registrato nel corso di questa estate. La pressione migratoria in Italia rappresenta ''solo il 4% di quella registrata nell'intera Unione Europea''. Lo ha riferito il vicedirettore di Frontex, Gill Arias Fernandez, rendendo noti i dati relativi ai primi otto mesi del 2010 nel confronto con lo stesso periodo del 2009. Lo scorso anno, ha spiegato il vicedirettore dell'Agenzia europea per il controllo delle frontiere, la pressione migratoria in Italia, sempre nei primi otto mesi, rappresentava il 12% di quella totale europea. Arias Fernandez, che oggi ha incontrato la stampa a margine di una serie di incontri bilaterali tra i parlamentari italiani del comitato Schengen con i vertici di Frontex a Varsavia, ha spiegato che questo calo ''e' dovuto a vari fattori. Tra questi la crisi economica e la minore possibilita' di trovare un posto di lavoro in Europa, politiche piu' incisive degli Stati membri contro l'immigrazione clandestina e, per l'Italia, anche l'accordo raggiunto con la Libia sul fronte dell'immigrazione''. Piu' in particolare, in Italia tra gennaio e agosto c'e' stato un ''drastico calo'' degli ingressi illegali sul fronte dell'immigrazione, nell'ordine del 72% sullo stesso periodo del 2009. Nei primi otto mesi dello scorso anno gli ingressi illegali erano stati 7.863, mentre nello stesso periodo del 2010 sono stati 2.233, e sono avvenuti pressoche' per intero attraverso le frontiere marittime. Le uniche regioni dove si e' registrato un fenomeno opposto sono la Puglia e la Calabria dove ci sono stati 1.307 ingressi nel 2010 contro i 242 del 2009 con un aumento del 440% nei primi otto mesi. Un aumento che secondo Arias Fernandez e' in parte legato anche al nuovo fenomeno dell'arrivo di immigrati clandestini attraverso yacht anziche' ''carrette del mare'' registrato nel corso di quest'ultima estate.
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