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    Cortese catturato su di un bus

     

     

    Cortese catturato su di un bus

    20 ott 10 "Vi sbagliate io non c'entrò". Così ha risposto ai dirigenti Squadra Mobile di Trieste, Antonio Cortese, l’esponente della 'ndrangheta arrestato al confine italo-sloveno assieme alla Polizia di Frontiera di Trieste. L’uomo non ha opposto resistenza ed è stato condotto in Questura dove gli è stato notificato il provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Reggio Calabria. Ora si trova nel carcere del Coroneo di Trieste. Per individuare Cortese sul confine ci sono voluti 50 poliziotti che hanno controllato oltre mille persone e setacciato una trentina di autobus di linea provenienti dalla Romania e diretti in tutta Europa. L’attività è stata resa nota nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la Questura di Trieste il capo della Squadra mobile Mario Bo, il suo vice Leonardo Boido e il dirigente della Polizia di Frontiera di Trieste Manuela De Giorgi. La Questura di Trieste è stata allertata nel tardo pomeriggio di ieri dai colleghi di Reggio Calabria che probabilmente Cortese sarebbe transitato a Trieste a bordo di un pullman di linea proveniente dalla Romania. La Questura in tutta rapidità ha predisposto un controllo a tappeto che ha coinvolto anche valichi italo-sloveni secondari, oltre a quello internazionale di Fernetti (Trieste) dove l’uomo è stato fermato. Appena visti salire sul pullman i poliziotti, Cortese ha cercato di nascondere il viso dietro alla 'coppola' che portava, ma poi si è arreso subito. Addosso gli sono state trovate sei schede telefoniche (due italiane e 4 rumene) e un minicomputer con relativa chiavetta "con la quale abbiamo ragione di ritenenere – ha detto il dirigente Mario Bo - che l’uomo si teneva in contatto con l’Italia e poteva segnalare la sua posizione all’estero". "E' la più importante operazione di questi ultimi dieci anni – ha aggiunto il vicedirigente Leonardo Boido – che confermano Trieste città di transito e passaggio per rotte importanti di ogni genere e quindi delicata sotto tutti i profili". L’interrogatorio di garanzia per Antonio Cortese avverrà mei prossimi giorni da parte del dott. Pietro Montrone della Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste. Quindi dovrebbe avvenire il trasferimento di Cortese a Reggio Calabria.

     

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