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    Azienda chimica sequestrata a Maierato

     

     

    Azienda chimica sequestrata a Maierato

    13 ott 10 Un’azienda chimica, la Marteen, di Maierato, è stata sequestrata su disposizione della Procura di Vibo Valentia per reati in materia ambientale. Lo stabilimento, del valore di circa 3 milioni di euro, produce solventi e detersivi. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria, gli scarti della produzione avrebbero inquinato l’area circostante a causa di una serie di irregolarità negli scarichi ed in altri dispositivi di smaltimento. I due titolari dello stabilimento sono stati denunciati.

    Sversavano rifiuti speciali direttamente in un fosso, invece di farli smaltire da ditte autorizzate, i responsabili della società Marten di Maierato, sequestrata oggi dai carabinieri del Noe insieme a quelli del Comando provinciale di Vibo Valentia. I due, Silvano Fiorillo., di 40 anni, amministratore unico della società, e Giuseppe Fiorillo, di 43, proprietario, sono stati arrestati in flagranza per illecito smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e per il danneggiamento del fosso "Scotrapiti". Dai risultati effettuati dall'Arpacal, l'Agenzia ambientale regionale, nelle acque è stata riscontrata la presenza di metalli pesanti quali cromo, ferro, manganese, rame, zinco, arsenico, mercurio, cadmio e piombo, nonché la notevole presenza di cloruri, bromuri, fosforo totale e sodio. L'azienda produce, trasforma, inbottiglia e commercializza acqua demineralizzata, candeggine, detersivi lavapiatti, detersivi pavimenti, sanitizzante, anticalcare per wc, ammoniaca, detersivi per bucato a mano ed in lavatrice, ammorbidenti, sapone liquido lavamani, acido muriatico e acido cloridrico. Il fosso Scatrapiti, nel quale venivano sversati i rifiuti, confluisce nel Lago Angitola, sottoposto a vincoli paesaggistici e ambientali. Il lago rientra tra i siti di importanza comunitaria, è considerato zona umida di importanza internazionale e ricade nel Parco naturale regionale delle Serre ed è ritenuto ecosistema di importanza di ricerca del Wwf. Sulle sponde del lago, nel 2005, è sorto il "Centro di osservazione e studi dell'ecosistema naturale dell'oasi Angitola" gestito dal Wwf. Inoltre il lago è interamente adibito a bacino idrogeologico, con annessa diga, per la fornitura di acque destinate a scopo irriguo nel settore agricolo. I danni ambientali dovranno essere adesso accertati. Il procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, che insieme al pm Michele Sirgiovanni ha coordinato le indagini, ha nominato due custodi giudiziari per non interrompere il ciclo produttivo.

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