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    Alla Procura di Catanzaro il documento sul summit mafioso di Messina

     

     

    Alla Procura di Catanzaro il documento sul summit mafioso di Messina con la strategia stragista

    08 ott 10 È arrivato alla Procura della Repubblica di Catanzaro il documento anonimo in cui si parla di un summit tra esponenti delle mafie italiane che sarebbe avvenuto a Messina per programmare la nuova stagione delle stragi. L’Ufficio del capoluogo calabrese avrà il compito di investigare in particolare sulla fondatezza dell’indicazione, fra i magistrati finiti nel mirino della criminalità, del procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone ed il suo vice Michele Prestipino, dal momento che spetta a Catanzaro la competenza funzionale nei procedimenti che vedono coinvolti magistrati in servizio nella città sullo Stretto. Il fascicolo relativo a questa segnalazione legata alla “riservata” giunta alla Dia di Caltanissetta è all’attenzione del procuratore capo di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo. Si tratta di uno scritto anonimo in cui sono contenute rivelazioni di una fonte confidenziale che avrebbe preso parte ad incontro avvenuto a Messina tra “rappresentanti delle famiglie palermitane, uomini della Locride e un napoletano”, riunitisi per organizzare attentati contro vari esponenti della magistratura, tra cui Sergio Lari, a capo della procura nissena, l’aggiunto Domenico Gozzo e il sostituto Nicolò Marino, il magistrato campano Raffaele Cantone, da anni in prima linea contro i Casalesi ed oggi in servizio in Cassazione, ed infine Pignatone e Prestipino. Per quanto attiene alle minacce relative ai magistrati non in servizio in Calabria, le indagini sono state avviate dalla procura di Catania, dove il documento riservato è arrivato giovedì mattina.

    A Catanzaro dopo gli accertamenti e le verifiche investigative arriveranno anche gli atti relativi alla minaccia contro il Procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, con il ritrovamento di un bazooka. Alla Procura di Catanzaro giungera' l'informativa della squadra mobile di Reggio Calabria che verra' stilata dopo una serie di attivita' investigative. Sul bazooka sono in corso accertamenti balistici e si e' inoltre in attesa della convalida del sequestro dell'arma. Sono in corso accertamenti tecnici anche sulla cabina pubblica dalla quale e' stata fatta la telefonata con la quale un anonimo ha fatto ritrovare il bazooka. Solamente al termine di queste attivita' tutto il fascicolo verra' trasferito alla Procura di Catanzaro che e' competente per le indagini che riguardano i magistrati del distretto reggino. Secondo gli inquirenti le minacce ai magistrati reggini e gli attentati contro il Procuratore generale, Salvatore Di Landro, rientrerebbero, in una strategia complessiva di intimidazione finalizzata a bloccare le indagini contro la 'ndrangheta.(ANSA)

     

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