Soldiarieta' dei giornalisti al collega Musolino per le minacce ricevute dal Governatore

08 ott 10 Un gruppo di giornalisti ha espresso solidarieta' al collega Lucio Musolino dopo il ''grave e inedito attacco - e' scritto in una nota - subito da parte del governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, che con nome e cognome lo ha fatto diventare il bersaglio di accuse destabilizzanti propalate a mezzo stampa''. La solidarieta' a Musolino e' stata espressa da Enrico Fierro, Guido Ruotolo, Laura Aprati, Roberto Rossi, Roberta Mani, Pietro Comito, Francesco Altomonte, Angela Corica, Natale Iraca', Mirella Molinaro, Barbara Talarico, Francesco Graziadio, Stefano Vetere, Pablo Petrasso, Eugenio Furia, Antonio Ricchio, Gaetano Mazzuca, Agostino Pantano e Mario Colella. ''Il presidente della Regione - proseguono - ha rivolto al giornalista una minaccia implicita che indigna tanto piu' perche' indirizzata contro un cronista esposto quotidianamente sul fronte della denuncia del perverso connubio tra mafia e certa politica nella citta' di Reggio Calabria, citta' nella quale pure nel recente passato il nostro collega e' stato vittima di gravi intimidazioni di stampo mafioso. Nel chiedere alla Federazione nazionale della stampa di non sottovalutare la gravita' di questa sovraesposizione mediatica, respingiamo le parole del Governatore perche' costituiscono una minaccia oltre che verso il collega anche per l'autonomia dei giornalisti, nell'ambito di un attacco reso pubblico, peraltro, attraverso un'intervista ospitata sulle colonne del giornale per cui lavora Musolino''. ''C'e' un nuovo pericolo - aggiungono - a cui Musolino e' sottoposto ed esso, questa volta, viene creato dalle dichiarazioni del massimo vertice delle istituzioni regionali calabresi allo scopo di tentare di imbavagliare il cronista. L'aver messo all'indice il lavoro coraggioso di Musolino significa il tentativo di fare terreno bruciato intorno a lui: e questo e' un disegno inaccettabile, contro il quale rinnoviamo l'appello alla magistratura affinche' continui a fare piena luce sulle minacce e sulle intimidazioni subite nel recente passato da tutti i giornalisti calabresi''.

Soliddarieta' dall'ex direttore Pollichieni: ''Provocano profondo sconcerto le esternazioni lette stamattina con cui il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha criticato oltre misura il lavoro del giornalista Lucio Musolino che, invece di essere apprezzato per i suoi servizi che anche nel recente passato hanno suscitato la reazione veemente della 'ndrangheta, e' stato il bersaglio con nome e cognome di un inedito e gravissimo attacco personale compiuto dall'uomo politico''. Lo afferma in una nota l'ex direttore di 'Calabria Ora', paolo Pollichieni. ''Esprimiamo al collega convinta solidarieta', perche' - prosegue la nota - leggiamo nelle parole espresse dal presidente della Regione il tentativo maldestro di spacciare per esercizio del diritto di critica, quella che invece e' a tutti gli effetti una minaccia implicita che il vertice dell'istituzione regionale ha inteso rivolgere contro un cronista esposto quotidianamente sul fronte della denuncia del perverso connubio tra mafia e certa politica nella citta' di Reggio Calabria. Chiediamo alla Federazione nazionale della Stampa di non sottovalutare la gravita' di una sovraesposizione mediatica, oscura negli obiettivi, ai danni di un professionista che in Calabria fa onore alla categoria. Veicolata, peraltro, attraverso un'intervista ospitata sulle colonne del giornale per cui lavora Musolino. Chiunque puo' comprendere fino in fondo il significato pericoloso del subdolo messaggio: la messa all'indice del lavoro 'scomodo' di Musolino allo scopo di tentare di zittirlo, incuranti del rischio, oggettivo, di dare sponda alle organizzazioni criminali. Rinnoviamo anche per questo l'appello alla magistratura affinche' continui a fare piena luce sulle minacce e sulle intimidazioni subite nel recente passato da tutti i giornalisti calabresi, in modo da consentire a tutti noi di lavorare con piu' serenita'''.