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    La Cisl a Lamezia pone Sud e Sanita' al centro dei lavori

     

     

    La Cisl a Lamezia pone Sud e Sanita' al centro dei lavori

    08 ott 10 Si e' riunito a Lamezia Terme il comitato esecutivo della Cisl Calabria. Il Segretario Generale Paolo Tramonti - spiega una nota - nella relazione introduttiva si e' soffermato sull'importanza della grande manifestazione nazionale che si svolgera' sabato prossimo a Roma sul tema "Meno fisco per il lavoro - Piu' lavoro per l'Italia". "E' questa un'iniziativa - ha affermato Tramonti - di grande importanza a cui la Cisl calabrese guarda con grande entusiasmo in quanto ancora una volta la nostra Organizzazione inserisce tra le proprie priorita' quelle relative allo sviluppo del Mezzogiorno. Va in sostanza riscritto un nuovo Patto Sociale su fisco, crescita, lavoro, sviluppo, giovani, definendo a tal fine di una nuova carta dei diritti e dei doveri dei cittadini. Sull'insieme di questi temi la Cisl ha deciso di scendere in campo e proprio per questi motivi occorre una grande mobilitazione anche da parte dei lavoratori e dei pensionati calabresi". Per quanto riguarda piu' strettamente i temi regionali il Segretario Generale ha informato i presenti sullo stato del confronto in atto con il Governatore della Calabria Scopelliti in merito alla riorganizzazione del sistema sanitario regionale. "La Cisl - ha proseguito Tramonti - valuta i contenuti generali delle linee guida sulla riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese come punto di partenza utile, nonostante ci sia bisogno di forti iniziative attraverso le quali governare un sistema ormai fuori da ogni controllo, a partire dalle dinamiche dei costi del servizio che negli anni hanno prodotto un debito che ancora oggi non si riesce a quantificare e che comunque non puo' essere scaricato in maniera indiscriminata sulla fiscalita' generale gia' troppo elevata per i cittadini calabresi". La Cisl ritiene che gli interventi "non possono essere limitati alla dismissione ed alla riconversione di presidi ospedalieri ma devono essere accompagnati dalla contemporanea attivazione di servizi sanitari alternativi specialmente nei territori interessati dalle dismissioni e riconversioni stesse al fine di evitare che le popolazioni avvertano nel processo di riforma ormai improrogabile un taglio alla garanzia di salute". "Sono ritenuti pertanto indispensabili - continua la nota - interventi finalizzati alla deospedalizzazione, alle cure domiciliari, al potenziamento dei Distretti Sanitari, all'eliminazione di sprechi. Va quindi garantita un'offerta sanitaria che riporti il sistema nei limiti di compatibilita' finanziaria ottimali ed essere adeguata alle reali esigenze dei singoli territori ai quali vanno assicurati comunque livelli essenziali di assistenza e non indotta invece dalle solite logiche di campanile. In questo senso, pur apprezzando gli sforzi profusi per la riqualificazione della rete ospedaliera, la Cisl - e' scritto - ritiene altrettanto importante che venga contemporaneamente attuato un progetto organico finalizzato a potenziare l'assistenza sanitaria sul territorio, quale fattore strategico per ridare certezze ai cittadini calabresi di poter fruire di un adeguato sistema di tutela della salute. Va inoltre salvaguardata e valorizzata l'occupazione anche tramite percorsi di formazione e di riqualificazione delle risorse umane, potenziata e razionalizzata la rete dell'emergenza/urgenza, monitorata la spesa farmaceutica e l'acquisizione di beni e servizi, va riequilibrato il rapporto tra strutture pubbliche e gli erogatori privati accreditati anche attraverso processi di verifiche e di controlli efficienti per evitare situazioni di forti tensioni nel settore privato, nonche' avere certezze sulla costruzione dei quattro nuovi ospedali". In conclusione, il comitato esecutivo nel condividere la relazione del segretario Generale, ha deliberato " di impegnare tutte le strutture orizzontali e verticali alla urgente convocazione dei propri organismi sindacali per favorire il massimo della informazione al gruppo dirigente ed agli iscritti e per avviare sui luoghi di lavoro e nelle comunita' locali primi momenti di confronto e di ascolto delle esigenze dei cittadini, degli operatori e dei professionisti che operano nel servizio sanitario regionale, indispensabile per meglio definire, impegni, strategie e politiche utili nella fase di attuazione della riforma stessa".

     

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