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    Puntata di Annozero bollente: Scopelliti querela il giornalista Musolino

     

     

    Scoppia il caso Annozero: Scopelliti querela il giornalista Musolino, la Napoli querela Mancini e Orsomarso

    08 ott 10 La puntata di Annozero che ieri sera ha visto protagonista la piazza di Reggio Calabria, al centro dell'attenzione per il clima di intimidazioni della ndrangheta contro la magistratura, al di la dell'acceso dibattito sollevato per le dichiarazioni dei giornalisti direttamente minacciati per il loro lavoro e per l'acceso intervento dell'on. Napoli e dell'on. De Magsitris diventa un caso. Infatti il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha reso noto di ''avere dato mandato ai propri legali -e' scritto in un comunicato- di agire, nelle sedi giudiziarie competenti, a tutela della propria onorabilita' e del ruolo istituzionale ricoperto, nei confronti del giornalista Lucio Musolino per le dichiarazioni non veritiere e altamente lesive della reputazione del presidente, rilasciate dallo stesso Musolino durante la trasmissione Annozero andata in onda su Rai 2 ieri, giovedi', in occasione del collegamento effettuato da Reggio Calabria''. Musolino, nel suo intervento, aveva tra l'altro fatto riferimento al contenuto di alcune informative del Ros, inserite nel fascicolo dell'inchiesta Meta della Dda di Reggio Calabria, secondo le quali - aveva detto il giornalista - il presidente della Regione Calabria, Scopelliti, all'epoca in cui era sindaco di Reggio, si sarebbe incontrato con alcuni esponenti della cosca Alvaro della 'ndrangheta e con imprenditori arrestati per associazione mafiosa nei mesi scorsi nell'ambito della stessa inchiesta Meta. Musolino aveva aggiunto che l'intimidazione ai suoi danni del primo agosto scorso, giorno in cui e' stata lasciata davanti la sua abitazione una bottiglia contenente liquido infiammabile, si era verificata a distanza di qualche settimana dalla pubblicazione di alcuni articoli riguardanti l'inchiesta Meta ed, in particolare, ai presunti incontri tra Scopelliti ed esponenti della cosca Alvaro.

    Giornalista Musolino: sono sorpreso. ''Mi sorprende l'annuncio di querela nei miei confronti fatto dal presidente Scopelliti perche' le cose da me dette ad Annozero sono le stesse che ho pubblicato assieme a pochi altri colleghi in articoli vecchi di mesi'' ha dichiarato da parte suo il giornalista. ''Evidentemente - aggiunge - non tutti i tentativi del governatore Scopelliti di intimidire o allontanare giornalisti a lui non graditi sono andati in porto. E questo lo innervosisce".

    Mancini: L'Assessore regionale al Bilancio ed alla Programmazione Giacomo Mancini - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - replica cosi' alla parlamentare Angela Napoli per le affermazioni fatte nel corso della trasmissione ''annozero'' di ieri sera su Rai due: ''In Calabria, grazie al lavoro caparbio del Governatore Scopelliti, le cose stanno cambiando davvero ed in profondita'. Ecco perche' la criminalita' organizzata ed i settori oscuri ad essa collegati, che sono colpiti nei loro veri interessi, stanno reagendo con attacchi virulenti. In questi mesi il Presidente - prosegue Mancini - ha ricevuto proiettili, ha subito minacce, e' stato finanche aggredito fisicamente ma, nonostante cio', ha tenuto ferma la barra verso il cambiamento, rompendo le incrostazioni e gli affarismi del passato, ad iniziare da quelli presenti nella sanita'. Adesso - aggiunge l'Assessore Mancini - in perfetto stile mafioso, secondo cui, a volte, sono piu' efficaci le parole dei proiettili, contro Giuseppe Scopelliti e' iniziata una campagna calunniatoria, miserabile e vergognosa, come quella andata in scena durante la puntata di ''Annozero.'' ''E' paradossale, poi - continua Mancini - che ad alimentare questa azione deplorevole contro chi ha fatto della lotta all'illegalita' la sfida della propria vita, sia l'onorevole Angela Napoli che oggi si erge a pubblico censore, ma che ieri fu indagata per aver diffuso atti secretati della Commissione Antimafia mettendoli nelle mani di personaggi oscuri che li hanno utilizzati per alimentare veleni e contrasti all'interno della magistratura reggina. Le calunnie dell'onorevole Napoli - conclude l'Assessore Giacomo Mancini - ed i settori dai quali, non da oggi, sono propalate dimostrano da che parte stia il malaffare e come sia forte e determinata la strada imboccata dal Governatore Scopelliti verso il cambiamento''

    Orsormarso attacca la Napoli: ''Ennesima triste performance dell'onorevole Napoli ad ''Annozero'', quando invitava il sottosegretario Santanche' a trasferirsi in Calabria. Sarebbe opportuno, invece, che in Calabria ci tornasse lei, dato che grazie ai voti del Pdl si e' oramai trasferita stabilmente a Roma''. Questo il commento del vice capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale Fausto Orsomarso. ''L'onorevole Napoli - prosegue Orsomarso - e' troppo distante dalle conquiste sociali ed economiche che intendiamo conseguire con questa nuova esperienza di governo regionale che si basa sui principi di trasparenza, legalita' e buona amministrazione. Le sara' certamente sfuggito - continua l'esponente del Pdl - che insieme a tanti buoni Magistrati che subiscono gravi intimidazioni, ci siamo anche noi, impegnati in prima linea per il cambiamento della Calabria. In pochi mesi di governo il Presidente Scopelliti - afferma Orsomarso - ha toccato interessi cosi' delicati e radicati negli anni, da subire gravissime intimidazioni tanto da indurre il Comitato di Sicurezza Pubblica ad incrementare il servizio di vigilanza e scorta: anche questo aspetto, stranamente, sara' sfuggito all'onorevole Napoli. Per voler riaffermare la legalita' e il clientelismo non si fugge dalla Calabria e, soprattutto, non si da il miglior esempio quando si agevolano assunzioni dirette dei propri figli senza regolari concorsi nelle aziende dello Stato. L'onorevole Napoli - conclude il consigliere Orsomarso - farebbe meglio a vivere con maggiore consapevolezza le realta' della Calabria''

    La Napoli querela Mancini e Orsomarso: ''In merito al contenuto di due comunicati apparsi l'uno sul sito della Regione Calabria, a firma dell'assessore Giacomo Mancini, l'altro su Strill, a firma del consigliere regionale Fausto Orsomarso, comunico, ritenendo gli stessi non veritieri e lesivi della mia dignita' personale, di aver dato mandato ai legali di fiducia per le azioni giudiziarie di competenza''. Lo afferma in un comunicato l'on.Angela napoli, del Fli.

    Santelli: "Parole della Napoli offendono". In merito alla dichiarazione di Angela Napoli (Fli) e alla puntata di “Anno Zero” trasmessa ieri, Jole Santelli, vicepresidente del gruppo Pdl, dichiara quanto segue: “Quella di Angela Napoli ad Anno Zero contro il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti è stata una pessima sceneggiata. Le sue parole, oltre il presidente, offendono il 70 per cento dei calabresi che pochi mesi fa hanno creduto in lui ed in una nuova Calabria. Le parole della Napoli finiscono per offendere peraltro anche quei magistrati inquirenti che Ella dice di sostenere. Tutti preferiamo la serietà del lavoro del procuratore Pignatone agli articoli di giornale ed alle maldicenze invidiose. Nessuno, e soprattutto la Calabria ed i calabresi, sente la necessità di novelli Torquemada pronti a salire sul loro personale pulpito a dare giudizi sull'operato altrui. L'impegno nella lotta alla criminalità organizzata - dice la Santelli - non può diventare una rendita di posizione su cui costruire carriere politiche. Ormai Santoro è diventato il megafono del 'mascariamento' a senso unico. Lascino però lavorare in pace a Reggio Calabria magistrati di valore come Pignatone o Gratteri e i tanti altri che compiono quotidianamente il loro dovere, o si alimenterà il sospetto che più della verità giudiziaria interessa la vulgata giornalistica di parte; che però non sempre coincide con la verità. E questo, purtroppo, avviene anche con la complicità di chi si presta a questo gioco pur di conquistare qualche momento di celebrità".

    Napoli "Non 'e stata una sceneggiata". ''La presenza dell'on. Angela Napoli nella piazza gremita di gente a Reggio Calabria, con il relativo intervento nella trasmissione televisiva Annozero, non e' stata una 'pessima sceneggiata', cosi' come definita da una nota stampa del Pdl per bocca dell'on. Jole Santelli, vice presidente dei deputati pidiellini, per chi ha seguito la trasmissione con attenzione ed ha ascoltato le parole della Napoli, che nella mattinata alla Camera aveva fortemente ribattuto alla risposta del sottosegretario all'Interno, certamente non puo' dire di aver ascoltato un novello 'Torquemada'''. E' quanto sostiene, in una nota, il coordinamento regionale di Fli. ''Appare davvero strano - si aggiunge - che il Governo non voglia dare risposte esaurienti in merito alla vicenda di Reggio Calabria, come appare davvero strano che si voglia mettere sotto accusa qualcuno tacciandolo d'inquisitore solo perche' alcuni dei presenti hanno fatto delle dichiarazioni tirando in ballo il Governatore Scopelliti. Invitiamo l'on. Santelli a rivedere il filmato della trasmissione prima di ergersi lei si', in questo caso, a Torquemada''. ''Vogliamo che la magistratura - sostiene ancora Fli Calabria - possa continuare il suo lavoro nell'assoluta sicurezza e tranquillita'. E vogliamo e dobbiamo avere risposte chiare, precise sui fatti di Reggio Calabria. Questo atteggiamento di superficialita' e di arroganza non lo possiamo accettare. La Calabria sta iniziando un nuovo percorso che e' quello di non avere paura di alzare la testa di farsi sentire di gridare, queste sono le cose che contano e non le note stampa che partono subito in difesa, riducendo il tutto ad uno squallido ed inopportuno scontro politico. Non e' questo. La Calabria ha bisogno di un intervento risolutivo in merito a tante questioni che fino ad oggi hanno prodotto solo collusioni tra potere politico e mondi ambigui''. ''Siamo fortemente convinti - conclude la nota di Fli - che se la Calabria non sara' liberata da questa piaga che ormai e' diventata un cancro, difficilmente si puo' pensare di intraprendere un'azione amministrativa di rinnovamento''.

    Gasparri: "Annozero tv della diffamazione". "La Rai della diffamazione e' entrata ancora una volta in azione. Sono il contrario della verita' affermazioni di giornalisti, politici e quant'altri diffuse attraverso 'Annozero' nei confronti del presidente Scopelliti e della nuova esperienza di governo della Calabria". Lo dichiara il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. "Tutti quelli che hanno visto e conosciuto quella realta' sanno come la trasparenza, l'efficienza, l'antindrangheta dei fatti sono le caratteristiche dell'azione di governo di Giuseppe Scopelliti. Alcuni combattono a parole e solo a parole la criminalita'. Altri l'hanno combattuta sul territorio con l'esempio e con la trasparenza. Insomma, i fatti di Scopelliti contro le chiacchiere degli altri. E' gravissimo - spiega Gasparri - e lo dico anche al direttore generale della Rai, che la televisione pubblica si faccia ancora una volta strumento di una gratuita diffamazione. E' questione che porteremo in commissione di Vigilanza perche' non e' piu' tollerabile quanto sta avvenendo, tra l'altro con giornalisti che su alcuni temi si inginocchiano e diventano omertosi, su altri aprono i microfoni ad affermazioni prive di fondamento. Scopelliti prosegue un'azione di moralizzazione che non sara' ostacolata dalla macchina del fango".

    De Magistris "Gasparri abbia rispetto dei giornalisti calabresi". “Gasparri dovrebbe avere rispetto verso tutti quei giornalisti calabresi che ieri sera ad Annozero hanno dato un’immagine di speranza a tutto il Paese. Come può il senatore Gasparri pronunciare parole così offensive verso quanti, con coraggio e libertà, scelgono di raccontare la collusione fra ndrangheta e politica, esponendosi ai clan e alla loro violenza? Esperto di macchine del fango e di diffamazione è il suo capo, il presidente del Consiglio, ormai noto come il grande architetto dei dossier e del killeraggio politico”.Lo dichiara Luigi De Magistris, Idv, presente ieri ad Annozero. “Da un uomo che siede in Parlamento la società civile calabrese si sarebbe aspettata ben altre parole: di sostegno a chi lotta contro il crimine e a quell’informazione che offre visibilità a questa battaglia. Gasparri, è comprensibile, preferisce una Rai “minzolinizzata”, conclude.

     

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