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    Siddi e Parisi (Fnsi) "Monteleone ha avuto risposte"

     

     

    Siddi e Parisi (Fnsi) "Monteleone ha avuto risposte"

    01 ott 10 Franco Siddi e Carlo Parisi, segretario generale della Fnsi e segretario del sindacato dei giornalisti calabresi, in una nota nota congiunta, fanno riferimento all'operazione contro la cosca Serraino che ha portato all'identificazione dei responsabili dell'intimidazione ai danni del giornalista Antonino Monteleone. "L'operazione Epilogo - affermano Siddi e Parisi - conferma, ammesso ce ne fosse bisogno, che la condizione principale per riaffermare la legalità è quella di smascherare i responsabili ed assicurarli alla giustizia. Per farlo, naturalmente, sono necessari il coraggio di ribellarsi alla sopraffazione ed al sopruso e la denuncia, senza se e senza ma, come ha fatto il giornalista Antonino Monteleone, il quale vede ora una prima risposta dalla legge. Per dare fiducia ai cittadini, insomma, occorre affermare lo stato di diritto e la certezza della pena e della lotta all'impunità. Gli sviluppi dell'operazione Epilogo, nella sua gravissima drammaticità, aprono ora importanti squarci in quella 'zona grigia' che per tanto, troppo tempo, ha finito per favorire taluno che, a parole, ha sempre dichiarato di combattere la 'ndrangheta. Lo abbiamo sempre detto e non ci stanchiamo di ripeterlo: in una regione, come la Calabria, dove le buste contenenti proiettili e lettere minatorie sono, ormai, all'ordine del giorno in tutte le categorie sociali e professionali, si rischia di far cadere l'attenzione e di confondere le acque". "Marce, manifestazioni da sole non bastano - dicono ancora i due dirigenti dell'Fnsi - anche se sono importanti e tengono viva la coscienza civile. Solidarietà, affetto e impegno civile sono linee guida che hanno forza, anche se c'é, talvolta, chi si infila in queste manifestazioni pubbliche per cercare di sbandierare improbabili candori e verginità perdute da un pezzo. Inquieta ancora, infatti, lo striscione di denuncia 'Oggi la mafia sfila insieme a noi' esibito nel corteo di Reggio Calabria. Come ha ammonito mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza e reggino doc, la Calabria ha bisogno di rompere l'omertà e le collusioni, di chiara lotta all'impunità di minacce, intimidazioni, ricatti e violenze che vanno duramente repressi con serie ed intense attività investigative ed esemplari condanne. Per rispetto della memoria di quanti, come Giancarlo Siani, sono stati ammazzati per svolgere il loro onesto mestiere di cronisti, attentati, violenze, emarginazioni che hanno colpito e colpiscono tanti giornalisti e tanti onesti cittadini, vanno esaminati caso per caso e combattuti con efficacia nello specifico e nella dimensione di fenomeno complesso quando si evidenzia un disegno criminoso organizzato. Il caso dell'attentato ai danni di Nino Monteleone, assieme agli altri che i diretti interessati scelgono di non pubblicizzare, ne rappresenta un esempio".

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