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    Giovane ivoriano salvato dalla squadra di calcio del Colosimi

     

     

    Giovane ivoriano salvato dalla squadra di calcio del Colosimi

    20 nov 10 C'e' chi si oppone alla Nazionale multietnica e vorrebbe Balotelli fuori dai giochi, ma nel mondo del calcio, fortunatamente, c'e' anche chi la pensa diversamente e non solo tessera un calciatore di colore, ma lo adotta, aiutandolo ad inserirsi in Italia e a cercare di fargli dimenticare gli orrori del passato. E' la storia che viene da Colosimi, piccolo comune montano della Sila Piccola, nel cosentino. Qui una societa' di calcio, che milita nel campionato di prima categoria, ha adottato nel vero senso della parola un ragazzo di 19 anni, Coulibaly Tiemoko, della Costa D'Avorio, con una storia drammatica alle spalle, inserendolo nella rosa della squadra. La storia e' diventata talmente emblematica che la rivista Calcio Illustrato, edita dalla Lega nazionale dilettanti, vi ha dedicato ampio spazio nel suo ultimo numero. Come tanti suoi connazionali Coulibaly e' approdato sulle coste calabresi portato da una carretta del mare, in uno degli innumerevoli viaggi della speranza. Il suo, pero', e' stato segnato da un destino tragico. Il padre, l'unico familiare che viaggiava con lui, e' annegato nella traversata del Mediterraneo. Ricoverato nel centro di accoglienza Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, il ragazzo e' stato regolarizzato all'inizio dell'anno, ma non conoscendo l'italiano le sue speranze di inserimento erano ridotte al lumicino. Sino a quando il direttore sportivo di una societa' di Lamezia Terme, vedendo in lui delle qualita' calcistiche, non l'ha segnalato ai dirigenti del Colosimi. I quali non ci hanno pensato un minuto e alcune settimane fa l'hanno tesserato per farlo allenare insieme al gruppo. L'allenatore e i nuovi compagni si sono subito interessati alla sua storia. Coulibaly, con il suo italiano stentato, ha raccontato la disperazione e il dramma del viaggio verso l'Italia. La societa' si e' subito attivata per sensibilizzare gli Enti locali, le associazioni del volontariato e la chiesa del paese per aiutare il ragazzo. Non solo, i giocatori hanno deciso anche di devolvere una parte dei propri rimborsi spese al nuovo compagno. ''Si poteva rimanere indifferenti davanti ad una storia cosi'? - dicono in societa' -. Ci siamo consultati, giocatori e dirigenti, ed abbiamo deciso simbolicamente di adottarlo. Quindi, oltre a inserirlo nella rosa come calciatore, ci stiamo impegnando a trovargli una sistemazione con l'aiuto di tutti gli abitanti di Colosimi''. Ma il calcio di provincia, soprattutto al Sud, e' lontano anni luce dai fasti delle serie maggiori. Ed anche le risorse economiche sono quelle che sono. Ecco perche' la societa' ha avuto un'idea: mettere un annuncio per organizzare partite amichevoli e raccogliere fondi per aiutare Coulibaly. ''Vogliamo far conoscere - spiegano alla societa' - una storia drammatica che una piccola realta' relegata in una zona interna della Calabria sta tentando di rendere meno crudele. E ci servono aiuti di qualsiasi genere''. Chi vuole dare una mano affinche' il futuro di Coulibaly non sia drammatico quanto il suo passato, puo' rivolgersi alla societa' Ssd Colosimi.

     

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