Confindustria Calabria su bando regionale imprese "Banche chiudono le porte"

19 nov 10 “Ogni qualvolta viene programmato un intervento finanziario di agevolazione a favore delle imprese nel quale il sistema bancario deve recitare un proprio ruolo attivo, succede sempre che quest’ultimo si defili e non supporti le misure a favore dell’economia regionale. È quanto si sta prefigurando anche sull’ultimo bando regionale per il consolidamento e la ristrutturazione delle passività bancarie sul quale pervengono numerose segnalazioni di imprenditori che trovano la porta chiusa nelle proprie banche di riferimento”. È quanto si afferma in una nota di Confindustria Calabria. “A questo proposito - prosegue la nota - vi è da sottolineare come già sia grave il fatto che all’iniziativa proposta dalla Regione molte banche, soprattutto quelle di più grandi dimensioni, non abbiano aderito. A questo, cosa ancora più grave, va aggiunto che altre banche stanno proponendo tassi di interesse elevatissimi per istruire le operazioni in considerazione del fatto che l’agevolazione compensa proprio il tasso debitore a carico delle imprese. Atutela degli interessi delle imprese, la Confindustria calabrese intende denunciare questo stato di cose che compromette fortemente la possibilità delle imprese, soprattutto quelle di più piccole dimensioni, di accedere ad una opportunità di ripianamento delle proprie situazioni debitorie attraverso l’immissione di liquidità nella propria attività”. “Dobbiamo constatare tristemente - prosegue la nota - che é, oramai, da qualche anno che abbiamo lanciato, come Confindustria calabrese, l’allarme su questo tipo di condotta oltre che sui rapporti poco trasparenti quando non anche vessatori fra il sistema bancario ed il mondo delle imprese. Purtroppo, i fatti di questi giorni ci testimoniano come la problematicità di questo rapporto rimanga ancora attuale se non addirittura in via di peggioramento, nonostante i numerosi, istituzionali ed autorevolissimi interventi sulla materia che hanno messo a nudo, in un momento di particolare sofferenza dell’economia italiana, tutti i limiti di un rapporto che si fa sempre più difficile fra banche. Vigileremo perché le nostre imprese trovino le giuste risposte alle proprie aspettative e ci faremo carico di segnalare, anche alle autorità competenti, ogni eventuale distorsione circa gli obiettivi e l’applicazione di questa norma particolarmente importante per il tessuto produttivo calabrese”.