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    In Calabria 149mila lavoratori in nero

     

     

    In Calabria 149mila lavoratori in nero

    18 nov 10 Sono 149 mila i lavoratori irregolari in Calabria a cui vanno aggiunti anche circa 52 mila minori. È il dato emerso, a Catanzaro, in occasione del Focus group dell’Istituto per lo sviluppo e la formazione professionale dei lavoratori (Isfol) nel Mezzogiorno. A fornire i risultati del monitoraggio nella regione è stato il presidente della Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare, Benedetto Di Iacovo. L’organismo calabrese é capofila per le regioni meridionali. Presenti i project manager della Fondazione Brodolini, Marilena Sacchetta e Giuseppe Fiorani, nel corso dell’incontro che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di associazioni di categoria ed enti regionali, è stato illustrato il documento unitario della Commissione sulla realizzazione delle politiche di contrasto al lavoro non regolare e per l’emersione del sommerso in Calabria realizzato con la partecipazione di tutti i protagonisti del mercato del lavoro calabrese e degli enti Inail, Inps, Inpdap, Drl. Attraverso statistiche e indagini effettuate sul campo sono stati elencati i risultati ottenuti, quelli posti come obiettivi futuri, unitamente ai progetti pilota che intensificheranno il lavoro sul campo, affiancando le aziende in area di sommerso e fornendo il giusto supporto per farle emergere. Il direttore regionale dell’Inail Mario Lo Polito ha evidenziato da parte della Commissione regionale per l’emersione “la qualificante iniziativa assunta e per avere voluta tenerla in una delle sedi dei vari enti che fanno parte della Commissione, dando così anche l’idea unitaria, nonché dell’eterogeneità della rappresentanza sociale e degli Enti in seno a detta importante e strategica commissione. La commissione è stata molto prolifica e ha presentato molte iniziative e azioni di marketing sociale rivolte tutte al lavoro sommerso”. Il presidente Di Iacovo, dopo aver presentato il quadro del lavoro non regolare in Calabria e l’efficacia delle azioni poste in essere dalla Commissione, d’intesa con la Giunta regionale e l’assessorato al Lavoro, l’assessore Francescantonio Stillitani e il dirigente del Dipartimento, Bruno Calvetta, ha presentato ai project manager della Fondazione Brodolini, le proposte unitarie della Commissione da avanzare a livello nazionale. “È importante far presente - ha sottolineato Di Iacovo - che come Commissione regionale per l’emersione, abbiamo un costume consolidato: tutto ciò che programmiamo, proprio perché collegiale, è frutto di analisi, confronto con enti e altri organismi. Ciò ha permesso di redigere un documento unitario non avendo posizioni diversificate sull’argomento. È necessario partire da un presupposto: le Regioni sono preposte a regolamentare il mercato del lavoro e nonostante alcune funzioni siano passate alle province, ci troviamo nella regione dove il lavoro nero è abbastanza presente, ma le azioni intraprese dalla regione tramite la Commissione sono adeguate e cominciano a dare i primo risultati”. “L’obiettivo della Fondazione Brodolini - ha detto il project manager della “Brodolini”, Giuseppe Fiorani - è quello di raccogliere l’esperienza sul campo fatta dalla Calabria che è significativa, merita attenzione e rientra pienamente nel nostro modus operandi che cerca di verificare lo sforzo e quindi l’investimento pubblico che, è il vostro caso, sta portando concreti risultati”.

     

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