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    Studenti in piazza a Cosenza e Reggio contro riforma Gelmini

     

     

    Studenti in piazza a Cosenza e Reggio contro riforma Gelmini "Serve una legge per diritto allo studio"

    17 nov 10 No deciso alla riforma Gelmini ''che taglia tutto il possibile portando decisamente al collasso'' e mobilitazione per ottenere una nuova legge regionale sul diritto allo studio. In migliaia, disertando le aule delle scuole superiori e degli atenei, gli studenti calabresi sono scesi in piazza stamani a Cosenza e Reggio raccogliendo l'invito alla mobilitazione della Rete della Conoscenza, che unisce l'Unione degli studenti e l'associazione Link, e degli universitari di Ateneo Controverso e Collettivo unitario Unirc. Due cortei, quasi in contemporanea, si sono snodati nelle citta' calabresi (a Cosenza la pioggia ha solo limitato la partecipazione ma non ha indotto gli studenti a non manifestare) per chiedere attenzione alla didattica ''che non puo' essere penalizzata da scelte orientate a licenziare'' e delle infrastrutture con edifici ''il piu' delle volte inadeguati e che non presentano condizioni di sicurezza''. Tanti gli slogan urlati nel percorso seguito dai manifestanti e numerosi gli striscioni in mezzo alle tante bandiere dell'Unione degli studenti, tra cui, a Reggio, ''Il sapere si e' fermato per la legge dello Stato'' e ''Simu briganti e facimu paura'' degli studenti Kalafrica. A Cosenza dopo la partenza da piazza Loreto gli studenti hanno attraversato il centro storico per fermarsi in piazza Prefettura dove si e' tenuta un'assemblea nella quale sono state ribadite le richieste per una maggiore attenzione alle istanze della popolazione studentesca. La mobilitazione continua nel pomeriggio con incontri e dibattiti e in serata con un concerto. A Reggio, il serpentone multicolore fatto da alcune migliaia di partecipanti tra studenti medi e universitari provenienti da tutta la provincia si e' mosso da piazza De Nava per raggiungere piazza Camagna. Dalla Provincia di Reggio, intanto, e' giunto un primo riscontro con l'attivazione di un tavolo aperto alla rappresentanza studentesca sul problema dell'edilizia scolastica e il potenziamento dei servizi offerti dalla carta ''Iostudio''. Da tutti i giovani in piazza analoghe richieste: ''vogliamo fondi per l'universita' pubblica e la scuola pubblica - hanno detto - da investire prima di tutto sull'edilizia scolastica e sulle borse di studio, vogliamo che la valutazione diventi uno strumento per schiacciare il potere dei baroni e per alzare la qualita' della didattica e dei servizi offerti dagli atenei, vogliamo una didattica scolastica fatta di insegnanti competenti e preparati e non licenziati''. ''In Calabria - ha detto Davide Merando coordinatore regionale dell'Unione degli studenti - c'e' una specificita' tutta nostra legata alla battaglia per avere una nuova legge regionale per il diritto allo studio. Attualmente la normativa in vigore e' risalente l 1985. Un impianto ormai obsoleto e che non entra nel merito della questione dell'accesso all'istruzione che deve essere garantita a tutti''

     

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