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    Riprende il “Premio Sila”

     

     

    Riprende il “Premio Sila”

    24 mag 10 Il premio letterario che tanto prestigio ha dato alla Calabria fino agli anni 90 viene rifondato e rilanciato sulla scena nazionale degli eventi culturali per iniziativa di Banca CARIME,nella persona del suo presidente Andrea Pisani Massamormile, dell'Arcivescovo di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari, dell'on.le Giacomo Mancini della Fondazione Mancini, dell'avv. Enzo Paolini, presidente nazionale AIOP. L’idea del Premio Sila nacque nel lontano 1949 quando alcuni rappresentanti della cultura cosentina – Giacomo Mancini, Mauro Leporace, Raffaele Cundari – pensarono di offrire col Sila una risposta alla domanda e al bisogno di ricostruzione, anche culturale, che provenivano da vasti settori della società calabrese, uscita dalla guerra e dal fascismo.- Fu una risposta sia all’ansia di rinascita materiale e intellettuale della regione, e sia all’esigenza di ricostruire, rinnovandoli, vecchi circuiti politici e culturali, infranti dalla dittatura prima, da essa ricostruiti a propria immagine dopo, e poi definitivamente sfasciati dal conflitto.- Fu il tentativo – riuscito – di individuare nuove forme di elaborazione e di circolazione delle idee che non tenessero fuori dai confini della Calabria la nuova cultura che riprendeva vita e germogliava rigogliosa in Italia e in Europa, in luoghi meno periferici, geograficamente, della nostra regione.- A tutto ciò il Sila volle dare una risposta.- E fu, questa, una risposta che fin da subito si presentò come una scommessa: quella di situare la Calabria nei nuovi, più vasti circuiti culturali.- E fu un progetto che, superando i confini geografici, ebbe l’ambizione di ridisegnarli a livello culturale per porre la regione nel vivo del dibattito fra le correnti letterarie che, presenti in campo nazionale ed europeo, non mancavano di far sentire una lontana eco anche nelle contrade calabresi.- Nacque così il Premio Sila nel 1949, e nacque primo fra i più importanti premi meridionali (il Villa San Giovanni è del 1956) e ancor prima di altri rilevanti premi a carattere nazionale (il Bancarella è del 1952, il Campiello del 1963).- Con le sue vicende, il Premio Sila si è situato meritatamente nella storia della cultura calabrese, una vicenda elaborata spesso silenziosamente e non conosciuta sufficientemente da chi ha scritto la storia della cultura italiana, ma che ha dato esempi di validità non solo in campo regionale.- Merito principale del Sila è stato quello di avere offerto l’immagine più vera della Calabria a tutti coloro che troppo spesso hanno parlato e scritto – o parlano e scrivono ancora – della regione solo per evidenziare i lati negativi ed attribuire ad essa connotati sfavorevoli.-

     

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