Adiconsum "Chiarezza su fondi per sanare deficit sanità"

20 mag 10 ''Il cittadino prima di pagare ha il diritto di conoscere con la massima esattezza che i propri soldi siano spesi nella direzione giusta e con grande senso di responsabilita'. E' quanto afferma, in una nota del segretario generale di Adiconsum Calabria, Romolo Piscioneri, in relazione al dibattito sull'aumento della tassazione. ''Nonostante l'impegno incessante della politica e della burocrazia - prosegue Piscioneri - non possiamo ritenerci bravi, quando tutta la civilta' calabrese non va avanti e la gente percepisce un continuo deterioramento sul versante delle vecchie conquiste.Si guardi alla sanita', questione irrisolta, che brucia fino al 70% del bilancio regionale con la gente, che per curarsi deve rivolgersi altrove. Qui, si e' perso il controllo dei conti, poca chiarezza e spese non sempre giustificabili nelle poste di bilancio hanno creato un debito dalle proporzioni ancora incerte''. ''Gli annunci tendono ad altri sacrifici a scapito degli utenti e dei cittadini - sostiene ancora Piscioneri - per ripianare la voragine creatasi, senza poter leggere le cifre e il risultato esatto degli studi commissionati e degli approfondimenti sull'ammontare reale del deficit nella sanita' calabrese. Riteniamo che il piano di salvataggio deve partire da dati certi, con una spesa sotto controllo e salvaguardata dagli squali divoratori sempre e comunque in agguato a danno dei cittadini. Siamo in assenza di una vera strategia per uscire da queste difficolta' con la sola certezza che partiamo da: addizionale Irpef gia' al 1,40%; Irap al 3,90 %; bollo auto al massimo consentito; ticket gia' operante con la sola esclusione degli invalidi al 100% e Isee sotto i 10.000 euro''. Per il segretario generale di Adiconsum Calabria ''il governo regionale ha il dovere di valutare i margini di tolleranza al previsto aumento delle imposizioni in una comunita' dove vige una pesante e diffusa poverta'. E' tempo che i sacrifici si facciano in base all'applicazione del principio di progressivita' per evitare che a pagare siano sempre gli stessi''