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    Arsenale scoperto in un bunker a Bagnara

     

     

    Arsenale scoperto in un bunker a Bagnara

    14 mag 10 Un arsenale composto da una bomba di 800 grammi, con una miccia di un metro, in grado di fare saltare in aria due automobili e da sei candelotti premex usati nei lavori stradali, e’ stato scoperto dagli agenti del Commissariato di Palmi della Polizia. L’esplosivo, insieme a cinque scatole di cartucce, era nascosto in un tubo di plastica interrato all’interno di un piccolo bunker di un metro per due realizzato nelle vicinanze di una galleria ferroviaria su un terreno di proprietà delle Fs, ma coltivato abusivamente da una famiglia della zona. Il bunker, secondo le prime indagini della polizia, sarebbe stato realizzato proprio dai componenti della famiglia. Per questo motivo, gli investigatori hanno fermato Antonino Catalano, di 65 anni. Il figlio di quest’ultimo, Francesco, di 30 anni, è stato ucciso il 20 febbraio scorso in un agguato a Bagnara. L’uomo, ex sorvegliato speciale, era alla guida di un motocarro quando è stato raggiunto da alcuni colpi di fucile e pistola. Il movente dell’agguato, secondo quanto è emerso dalle prime indagini, sarebbe da collegare a contrasti negli ambienti della ‘ndrangheta, ai quali, secondo gli investigatori, la vittima sarebbe stata contigua.

    Alle ore 7,00 circa in Bagnara, in un terreno confinante con i binari delle Ferrovie dello Stato, sito alle spalle dell’abitazione di CATALANO Antonino, n. a Scilla il 10.1.1945, res. a Bagnara Calabra in via Archimede s.n.c., che ne ha l’uso, personale dipendente rinveniva in una specie di grotta costruita sul terreno all’interno di un canneto, sotterrato, un cilindro di plastica lungo 60 cm., oltre 3 chilogrammi di esplosivo, così suddiviso:

    nr. 01 ordigno esplosivo di costruzione artigianale avente un perso lordo complessivo di kg 0,900 circa con le seguenti dimensioni cm 20 per cm 11 con forma cilindrica, costituito da carta e cartone avvolti a mò di legatura con dello spago pirotecnico, con all’interno grammi 850 circa di polvere pirica del tipo utilizzata per il confezionamento di fuochi d’artificio. Il sistema di innesco è costituita da cm 98 di miccia a lenta combustione con rivestimento ruvido in PVC di colore rosso;
    Nr. 01 spezzone di miccia a lenta combustione con rivestimento ruvido in PVC di colore rosso.
    nr. 01 involucro di grammi 0,374 di esplosivo tipo Premex 3300 avvolto in confezione in plastica.
    nr. 01 involucro di grammi 0,072 di esplosivo tipo Premex 3300 avvolto in confezione in plastica.
    nr. 01 involucro di grammi 0,140 di esplosivo tipo Premex 3300 avvolto in confezione in plastica.
    nr. 01 involucro di grammi 0,510 di esplosivo tipo Premex 3300 avvolto in confezione in plastica.
    nr. 01 involucro di grammi 0,596 di esplosivo tipo Premex 3300 avvolto in confezione in plastica.
    nr. 01 involucro di grammi 0,594 di esplosivo tipo Premex 3300 avvolto in confezione in plastica.
    nr. 50 cartucce calibro 6.35 marca Fiocchi.
    nr. 50 cartucce calibro 9×21 marca Fiocchi.
    nr. 30 cartucce calibro 12 a pallettoni marca fiocchi suddivisi in tre confezioni da 10.
    Sul luogo ove è stato rinvenuto l’esplosivo è prontamente intervenuto l’articificiere della Polizia di Stato, che ha precisato che i candelotti Premex sono del tipo di quelli utilizzati per i lavori di ammodernamento della A3 Salerno-Reggio Calabria, con forti potenzialità, ma che non erano stato predisposti per deflagrare, mentre l’ordigno esplosivo di kg 0,900 circa era pronto all’uso.

    Il Catalano Antonio, con precedenti per armi, padre di CATALANO Francesco, pluiripregiudicato, nato a Reggio Calabria l’8.8.1980, ucciso a colpi d’arma da fuoco il 21.2.2010, è stato conseguentemente arrestato.

    Sempre alle ore 7,00 odierne, altra Squadra del Commissariato, in c/da Pellegrina, nel comune di Bagnara, zona al confine con il comune di Palmi, in un terreno di proprietà di CARDILLO Antonio, nato a Bagnara Calabra il 08.04.1967 ed ivi residente frazione Pellegrina in via Calcara s.n.c., coniugato, operaio, abilmente celate all’interno di un secchio in plastica, del tipo utilizzato per contenere pittura murale interrato ai piedi di un arbusto, venivano rinvenute e sequestrate:

    - pistola semiautomatica, marca Star, modello Super, di fabbricazione spagnola cal. 9mm lungo, con matricola abrasa, corredata da caricatore contenente nr. 05 cartucce medesimo calibro marca GFL;

    - pistola semiautomatica marca Pietro Beretta, cal. 7,65, con matricola punzonata, corredata da caricatore contenente nr. 05 cartucce stesso calibro marca MFL;

    ü una scatola con cartoncino marchiato FIOCCHI, contenente nr. 23 cartucce cal. 9×21 marca GFL e nr. 04 cal. 9 con ogiva a punta, del tipo PERFORANTE

    Il Cardillo Antonino veniva, pertanto tratto in arresto.

    La Procura della Repubblica di Reggio Calabria, competente, è stata avvisata. Indagini a cura del Commissariato del P.S. di Palmi.

     

     

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