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Il Mameli del Leoncavallo per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia
Il Mameli del Leoncavallo per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia 07 mag 10 E’ stato siglato a Catanzaro l’accordo tra Associazione Leoncavallo di Montalto Uffugo e la Regione Calabria per la realizzazione del progetto che prevede la rappresentazione dell’opera lirica MAMELI di Ruggero Leoncavallo , nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’ Italia inaugurate proprio in questi giorni a Genova dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La preparazione dell'anniversario è stata avviata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 aprile 2007 con il quale è stato istituito un Comitato interministeriale, al quale sono state affidate, in raccordo con le Amministrazioni regionali e locali interessate, le attività di pianificazione, preparazione ed organizzazione degli interventi e delle iniziative connesse alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità Nazionale. L’opera lirica MAMELI composta da Ruggero Leoncavallo su libretto di Gualtiero Belvederi è un’opera di ispirazione patriottica che ha come protagonista Goffredo Mameli,l’autore dell’inno nazionale, eroe che muore nella difesa di Roma dagli austriaci nel 1849. La prima rappresentazione avvenne al Teatro Carlo Felice di Genova il 24 aprile 1916. L’opera ebbe numerose repliche effettuate in diversi teatri italiani, ma il precipitare degli eventi bellici interruppe nel 1917 l’attività teatrale. Dopo il 1917 l’opera non fu più rappresentata. La trama dell’opera La vicenda si svolge in due episodi: il primo è ambientato a Milano nella casa del patriota CarloTerzaghi nell’autunno del 1848 e il secondo nel giugno 1849 a Roma in una casa sul Gianicolo dove infuria la battaglia che, con la sconfitta dei volontari Garibaldini, concluse la breve esperienza della Repubblica Romana. L’opera è popolata da patrioti del calibro dei Dandolo, di Luciano Manara, della principessa di Belgioioso con fascia tricolore e fucile in mano, ma su tutti svetta la storia d’amore fra Goffredo Mameli e Delia, figlia di Terzaghi, che raggiunge l’amato sul campo di battaglia. L’opera si conclude con la morte del poeta, non ancora ventiduenne, ferito in combattimento. Mentre Mameli muore fra le braccia di Delia si ode di lontano l’inno “Fratelli d’Italia” sostenuto da una suggestiva armonizzazione. La prime due quartine dell’inno compaiono altre due volte nel corso dell’opera. Cerca con nell'intero giornale: -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "
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