Commissario antiusura: attenzione a pubblicità e banche

04 mag 10 Contro l'usura attenzione alla pubblicità ingannevole, "in grado di catturare soggetti marginali e fare danni enormi". Ma un ruolo centrale ce l'hanno anche le banche che devono sapere bilanciare gli equilibri economici con l'esigenza di non far mancare credito alle imprese. Lo ha detto il Commissario straordinario antiracket ed antiusura, Giosué Marino, in un'audizione alla commissione Antimafia. Marino ha riferito che nel 2009 sono stati elargiti 31,5 milioni di euro alle vittime di estorsione ed usura. Le indagini, ha spiegato, "confermano l'assoluta diffusione dei fenomeni sul territorio: principalmente in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia per le estorsioni, anche in Lazio e Lombardia per l'usura. Le denunce all'autorità giudiziaria sono ancora limitate, ma - ha aggiunto - serve una mobilitazione culturale, non basta la repressione". In Sicilia, ha ricordato il commissario, "i risultati sono arrivati quando c'é stato un movimento dal basso, con associazioni come Addio pizzo e l'impegno di Confindustria a espellere gli imprenditori che non denunciano le estorsioni". Quanto alle banche, ha auspicato, "devono fare le loro valutazioni con lungimiranza, altrimenti il rischio è quello di eliminare dal contesto produttivo soggetti che hanno potenzialità di impresà". In Commissione è stato ascoltato anche Lino Busà, di Sos Impresa, che ha parlato di fallimento della legge antiusura (la 108 del 1996). "Dopo quasi 15 anni - ha lamentato - le denunce ammontano a circa 300 l'anno, un numero inferiore a quelle precedenti l'entrata in vigore della legge"