Riapre la filanda di Civita - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Riapre la filanda di Civita

26 lug 10 L'antica filanda di Civita, divenuta un ecomuseo di archeologia industriale, riapre al pubblico. Da questa mattina i visitatori potranno riscoprire l'antico sistema dell'opificio sorto nel 1917 nei pressi del torrente Raganello, in uno dei punti piu' belli del comune italo-arbereshe di Civita e del Parco Nazionale del Pollino, vicino al Ponte del Diavolo e di fronte alle pareti del canyon del Raganello. La struttura, di proprieta' della famiglia Filardi, e' stata rilevata dalla Comunita' montana italo-arbereshe del Pollino, di Castrovillari, che l'ha restaurata con fondi Por-Pis della rete ecologica ambientale della Regione Calabria. Nel 2002 il Comune di Civita e la Comunita' montana stilarono un accordo di programma che definiva le regole per la gestione di tre immobili di localita' Ponte del Diavolo, elementi del 'sistema filanda storica': la filanda Filardi e un vecchio molino idraulico, acquistati e recuperati con fondi della legge numero 64, e un depuratore dismesso e bonificato alla fine degli anni '90 grazie ad un finanziamento regionale, adibito a sala multimediale. Come previsto dall'accordo, completati i lavori di allestimento, il museo doveva essere affidato in gestione, dopo l'espletamento di una gara pubblica. La gestione e' stata quindi affidata alla cooperativa Iris Onlus di Civita, che ha in programma di realizzare un ampio itinerario che, partendo dall'opificio, mostri ai turisti tutto quanto ruotava attorno alla filanda e alla comunita' italo-albanese del caratteristico centro di Civita.