“Scoprimontagna”: il CAI Reggio Calabria e l'impegno con i giovani “a rischio”- Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

“Scoprimontagna”: il CAI Reggio Calabria e l'impegno con i giovani “a rischio”

26 lug 10 In Calabria un'iniziativa per il recupero dei ragazzi afflitti da disagio sociale Dopo un anno si avvia conclusione, il prossimo ottobre, l'iniziativa “Scoprimontagna” che la Sezione Aspromonte - Reggio Calabria del Club Alpino Italiano ha proposto al Dipartimento Giustizia Minorile - Centro di Prima Accoglienza/Comunità per minori di Reggio Calabria. Il progetto ha avuto inizio nell'ottobre 2009 e vede coinvolti diverse associazioni giovanili e di volontariato e tutte le Comunità per minori della città: Nuova Speranza, Le Vele e Marzo ’78, oltre la Comunità ministeriale. In 11 mesi ben 660 ragazzi hanno partecipato alle escursioni organizzate dalla locale Sezione CAI. Destinatari sono i minori con alle spalle storie “difficili”: giovani che hanno avuto problemi con la giustizia, senza famiglia, oppure che versano in condizioni di disagio sociale. In questo modo il CAI ha perseguito obiettivi quali l'educazione al rispetto dell'ambiente (partendo dalla semplice regola di non lasciare rifiuti, quale traccia del proprio passaggio); far scoprire la diversità tra un ambiente collinare e montano, far adottare comportamenti adeguati per muoversi in sicurezza, fornire nozioni di base circa l'utilizzo di cartine topografiche e bussole. Inoltre, a questi ragazzi durante le escursioni si accompagnano altri coetanei, facenti parte dell’associazionismo giovanile, che condividono con loro la positiva esperienza al fine creare momenti positivi di confronto e crescita sociale. Diego Festa, operatore nazionale TAM (Commissione Tutela Ambiente Montano) e ONNC (Operatore Nazionale Naturalistico e Culturale) del CAI, nonché responsabile del progetto “Scoprimontagna”, ricorda come questa esperienza derivi da una precedente collaborazione tra CAI e Comune di Reggio Calabria. Negli anni non sono mancate le soddisfazioni: diverse centinaia di giovani hanno partecipato alle escursioni, diventate ormai una consuetudine. Festa si augura dunque che anche l'anno venturo possa prendere corpo un progetto analogo, che unisce impegno sociale e formazione in ambiti quali la tutela del patrimonio montano.