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    Uffici postali chiusi sulla costa tirrenica cosentina: proteste di turisti e cittadini

     

     

    Uffici postali chiusi sulla costa tirrenica cosentina: proteste di turisti e cittadini

    24 lug 10 Estate 2010. Sportelli delle poste nel comprensorio tirrenico chiusi per ferie e disagi per centinaia di cittadini, turisti, pensionati e utenti. Ormai è un dato di fatto. L'ufficio amministrativo delle poste italiane di Castrovillari sembra abbia mandato in ferie la maggior parte dei dipendenti e degli operatori degli sportelli importanti di Scalea, Praia a Mare, Belvedere Marittimo, Diamante e Paola, gettando nel caos tutta l'efficienza delle operazioni front-office relativi ai versamenti e alle pensioni degli utenti e mettendo in crisi tutto il sistema turistico-economico che gravita attorno al servizio pubblico espletato dalle Poste Italiane. Si accumulano i disagi dovuti ad ore ed ore di file agli unici sportelli aperti nelle cittadine turistiche del tirreno cosentino, che operano persino con orario ridotto soltanto la mattina, contrariamente ad ogni logica legata all'economia della zona. << “Viviamo il paradosso di un sistema che affossa il nostro territorio,- ha dichiarato Antonio Pappaterra, presidente dell'associazione La Scossa,- e che colpisce principalmente il nostro turismo e la nostra economia. Le Poste Italiane, - ha aggiunto il consigliere comunale di Orsomarso ,- non possono continuare ad operare in questo modo nel comprensorio tirrenico e, nel momento più delicato delle nostre presenze turistiche, lasciare in disagio il servizio. L'amministrazione centrale delle Poste italiane di Castrovillari deve provvedere a riportare da subito gli orari degli sportelli principali di Scalea, Paola, Belvedere Marittimo, Diamante e Praia a Mare, i principali comuni di presenza turistica, nelle ore di ufficio che normalmente si espletano nei mesi invernali, cioè dalla mattina alle 8.00 alle 18.00 di sera e,non viceversa, chiudere le porte degli uffici all'ora di pranzo, così come sta avvenendo nei comuni menzionati. Se vuole mandare in ferie i propri dipendenti, - ha continuato Pappaterra,- lo può fare tranquillamente durante i mesi meno affollati, senza mettere in crisi il nostro territorio e i turisti che frequentano il nostro mare e le nostre bellissime zone” >>. << “ La protesta dei turisti e dei cittadini del comprensorio,- ha concluso il consigliere comunale di Orsomarso, Antonio Pappaterra,- non può non essere ascoltata e se l'appello pubblico che rivolgiamo all'amministrazione delle Poste Italiane non sarà accolto, formulerò personalmente una petizione con una raccolta di firme e un esposto al Presidente della Repubblica e alla procura delle repubblica di Paola al fine di evidenziare sia se sussistono violazioni delle leggi relative alla funzione del pubblico servizio, che per sottolineare l'abbandono del nostro territorio da parte dell'azienda nazionale che espleta, non dimentichiamolo mai, prima di tutto e di ogni cosa, una funzione sociale di grande importanza per la vita dei cittadini”>>

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