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    Processo morte Federica Monteleone, otto condanne

     

     

    Processo morte Federica Monteleone, otto condanne. Spagnuolo "la risposta dello Stato alla malasanità"

    22 lug 10 Otto condanne su nove richieste è il verdetto scaturito al termine del processo a seguito della morte di Federica Monteleone, la ragazza di sedici anni morta a seguito di un’operazione di appendicectomia eseguito nell’ospedale di Vibo Valentia. Due anni di carcere sono stati comminati all’allora direttore dell’Asl vibonese, Francesco Talarico, per il reato di omicidio colposo. Assolto il medico Matteo Cautadella. A due anni di carcere sono stati condannati Alfonso Luciano, che era direttore sanitario della stessa Azienda, Roberto De Vincentis, responsabile tecnico ed Antonino Stuppia, proprietario della ditta incaricata di eseguire i lavori relativi all’impianto elettrico in sala operatoria. L’imprenditore è stato giudicato responsabile, a differenza degli altri coimputati, colpevoli di omicidio colposo, anche del reato di falso. A Francesco Costa, anestesista, è stata inflitta una pena di un anno e sei mesi, a Pietro Schirripa, all’epoca dei fatti, direttore sanitario dell’ospedale di Vibo Valentia, è andata una condanna ad un anno e quattro mesi. Schirripa, al momento, ricopre l’incarico di direttore sanitario dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza. Di un anno e quattro mesi è la condanna anche per Antonio Bruni, cui era stato assegnato il ruolo di vigilare sull’opera relativa all’effettuazione dell’impianto elettrico e per Nicola Gradia, funzionario dell’ufficio tecnico. Gli imputati condannati dovranno versare inoltre una provvisionale di ottocentomila euro ai genitori ed agli altri familiari della ragazza costituitisi parte civile.. Al termine dalla lettura delle della sentenza il procuratore Mario Spagnuolo ha dichiarato che “‘l’importanza della sentenza, che rappresenta una forte risposta dello Stato davanti ad un gravissimo caso di malasanita’ e riscontra positivamente il lavoro fatto dall’ufficio di Procura”.

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